Anche il Museo di Palazzo Asmundo aderisce all’iniziativa “Le Vie dei tesori” 2014. Le visite sono previste per i venerdì, i sabati e le domeniche del mese di ottobre dalle ore 10,00 alle ore 18,00 con ultimo ingresso alle 17,15.
«L’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo dei musei nello sviluppo della società» spiega Maria Giovanna Martorana Genuardi. Per l’occasione, le visite organizzate in gruppi di max 30 pax saranno curate dagli operatori della Coop Terradamare.
Per info e prenotazioni 091 23893000
La costruzione di Palazzo Asmundo risale al 1615. Venne iniziata da un certo dottor Baliano sull’antica “strada del Cassaro” (odierno Corso Vittorio Emanuele), dopo l’allargamento e la rettifica avvenuta nel 1567, per volontà del viceré Garcia De Toledo.
Solo nel 1767 l’edificio fu ultimato. “Compita videsi la nobile casa del cassaro di Giuseppe Asmondo”: così dice il marchese di Villabianca ne “Il Palermo d’oggigiorno”. L’edificio, prima che ne venisse in possesso il Presidente di Giustizia Giuseppe Asmundo, marchese di Sessa, era appartenuto alla famiglia Joppolo dei Principi di S. Elia.
L’edificio con le sue malte, gli stucchi di scuola serpottiana, gli scuri veneziani e le porte barocche, gli affreschi con allegorie di Gioacchino Martorana, l’alcova settecentesca con i suoi putti, i suoi tralci e le tortore che intrecciano il nido d’amore, rappresenta un vero e proprio scrigno d’arte rendendo ancora più preziose “le sue collezioni”: i quadri, le cassapanche maritali del XVI e XVII secolo ivi esposte in permanenza; nonché le ceramiche siciliane, i mattoni di censo, devozionali ecc.; le porcellane napoletane, francesi, ecc.; i rotoli, i vasi, i ventagli, i ricami, le armi bianche e da fuoco, la copiosa documentazione cartografica e numismatica che arricchiscono volta per volta le esposizioni, ripropongono quella “Palermo Felicissima” tanto menzionata da libri e riviste antiche e moderne e tanto osannata dai “viaggiatori” di allora.