Palermo sempre più “golosa” e sempre più spesso meta di incontri enogastronomici di alto livello, con uno sguardo proteso verso l’innovazione, ma con un occhio rivolto alla solida tradizione locale. E’ questo il concept che lo chef campano Alfredo Iannaccone ha deciso di portare in Sicilia, privilegiando Palermo, al culmine di una serie di partecipazioni di alto profilo a fiere, eventi e degustazioni in giro per l’ Italia.
Il giornalista chef, che nel capoluogo siciliano presenterà anche il suo libro “Suggestioni di Cucina Vagabonda”, non nasconde la sua passione per la Sicilia: «Sono campano, dell’avellinese, ma ho sempre amato la Sicilia. – spiega – Terra che trovo ricca di fascino, di mistero, di odori ed aromi unici. Terra di ispirazione per la grande varietà di materia prima di eccellente qualità. Così nasce la mia idea di cucina Zen declinata in versione siciliana».
Ed infatti, nelle due serate in programma per il 15 e 16 di maggio presso il Ristorante Il Principe e l’Oste di Palermo, Iannaccone “racconterà” l’Umami: quel Quinto Gusto conosciuto a pochi, ma che svela sensazioni gustative magnifiche. «I miei menù – dice Iannaccone – sono frutto di sogni, a volte anche di delirio, perché no, di smaniosa voglia di creare, di fondere, di coniugare: vivo una febbricitante passione per la cucina Zen che nella materia prima siciliana esplode in un caleidoscopio di colori, gusti e sensazioni. Se fosse possibile, nel corso delle serate palermitane, amerei poter servire tutto ciò che ho creato in questi anni. Ho voglia di girare la Sicilia con ulteriori appuntamenti. Amo moltissimo la zona del Belice e del Trapanese, oltre a Palermo che è una perla di arte e di cultura e Catania, con i suoi “moods” cosmopoliti. Credo che, se dovessi cambiare appartenenza regionale, la Sicilia sarebbe senza dubbio la mia scelta».
Il menu sarà composto da sei portate con due alternative degustazione che costituiscono un tracciato che accompagnerà l’avventore lungo un percorso sensoriale fatto di accenti, di trovate innovative ma anche di solida tradizione. Una kermesse che desterà l’interesse dei tanti gourmand palermitani che non vorranno perdere l’occasione di approcciarsi ad una cucina che è l’esatta trasposizione della filosofia Zen, ed in cui coesistono rigorosamente ma in grande armonia lo Ying e lo Yang; il maschio e la femmina. Una concettualità complessa ed estremamente gratificante che nei piatti di Iannaccone prende forma e si rivela elegante, minimal, chic ma, soprattutto, carica di gusto.