Ci sono siciliani che anche quando sono a casa devono prendere un aereo per tornare a casa. Sono i cervelli in fuga che, per colpe non loro, devono lasciare le strade in cui sono cresciuti, i panorami a cui erano abituati per costruirsi un futuro.
Tra questi c’è Ernesto Tomasini, cantante nato a Palermo ma diventato grande a Londra come performer. Nella sua esibizione al Teatro Biondo, di alcuni mesi fa, ha dedicato alla sua città una splendida e struggente quanto esilarante poesia in musica, perfetta per tutti coloro che, finite le vacanze, non tornano a casa ma vanno via da casa e chissà fino a quando e se per sempre.
video realizzato da Marisa Geraci
That’s Palermo, That’s Palermo di Ernesto Tomasini
Sapete io giro sempre tutto il mondo e tutti mi chiedono,
ad Oslo a New York dovunque vada:
Mr Tomasini com’è Palermo? What’s Palermo?
E io rispondo: E’ semplice! Palermo è…
un gelato a Mondello, pasta chi “rizzi” a Sferracavallo,
That’s Palermo, That’s Palermo.
È un pescatore a Barcarello, la signora Ciaramitaro nel tinello,
That’s Palermo, That’s Palermo!
In montagna, olive e limoncello
In spiaggia, pollanche e “cocco bello”
That’s Palermo, That’s Palermo.
La macchina in doppia fila, c’è pure quello
Hanno chiuso via La Farina, oh che bordello
That’s Palermo, That’s Palermo!
Hello Palermo, well hello Palermo
It’ so nice to be back home where I belong
You’re looking great, Palermo
I couldn’t wait, Palermo
You’re still glowing, You’re still growing,
You’re still going strong
I feel the Biondo is swaying,
whilst the Maestro Lapshin is playing
one of my old favourite songs from way back when
Bridge that gap, fellows
Find me an empty lap, fellows
Palermo, I will never go away again.
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