Edito da Rizzoli e scritto a quattro mani da Rita Pavone ed Emilio Targia è uscito in questi giorni in tutte le librerie: “Tutti Pazzi per Rita”, biografia ufficiale di Rita Pavone, 350 pagine che scorrono come un fiume veloce, sull’incredibile vita di un’artista senza età e senza tempo.
All’alba dei suoi 70 anni appena compiuti la Pavone ha voluto raccontare nei dettagli la favola che è stata la sua vita: dalla vita di figlia di operaio della Fiat nella Torino del dopoguerra, tra ciminiere e stenti per arrivare a fine mese, al successo mondiale arrivato a 17 anni e che l’ha portata a calcare la scene di tutto il mondo oltre a diventare fenomeno di costume e incontenibile simbolo di gioventù e trasgressione nella puritanissima Italia degli anni’60.
Rita col suo fisico minuto e scattante, con quella voce che arriva a coprire qualsiasi nota e con quell’aspetto da maschiaccio che troverà la sua massima espressione in Gianburrasca, cult televisivo senza tempo, rompe tutti gli schemi e si afferma sulla scena italiana e internazionale con successi discografici che la vedono nelle classifiche per anni e con più canzoni in contemporanea. Ma ci sarà l’america con 5 trionfali ospitate all’Ed Sullivan show con nomi come Paul Anka, Duke Ellington, ed Ella Fitzegierald, le tournée negli stadi in Brasile dove ancora oggi è una leggenda, l’Olimpya di Parigi e le classifiche in Germania. I film con Totò, Giannini e molti altri e il teatro da Macario, Dapporto fino alla Dodicesima notte all’Arena di Verona.
Questo e molto altro nel fluido racconto, raccolto da Emilio Targia. La testimonianza di tanti amici “importanti”, da Renato Zero a Lina Wertmuller passando per Ruggeri, Morandi e Pupi Avati. E si chiude con un capitolo : “Una vita per Rita” dove due fans storici, scelti tra i migliaia di 50 anni di carriera, raccontano la loro Rita. E così, Anton Emilio Krogh (nella foto in alto e in quella accanto), avvocato napoletano con il cuore siciliano per ascendenze materne, racconta della sua “pazzia ” per Rita, da quando bimbo ad appena quattro anni ascoltò per la prima volta “La partita di pallone” dal mangiadischi di mamma e papà nei lontanissimi anni’60, fino all’affacciarsi di una Rita-MaryPoppins due anni fa, dalla finestra centrale della sicilianissima villa materna di Gibilmanna che lanciando caramelle colorate dedica al bimbo Anton Emilio un po’ cresciuto ed ai suoi 1500 invitati una Supercalifragilistichespiralidoso indimenticabile. Perché i sogni son desideri…. E a volte si avverano.
E cosi la presentazione del libro a Napoli è stata occasione di gran festa con una cena organizzata per la sua beniamina proprio da Anton Emilio Krogh e dove il pezzo forte della serata è stato il finale: una gigantesca torta che riproduceva alla perfezione la copertina del libro e di fronte alla quale questa piccola immensa stella si è commossa, dando per la milionesima volta la dimostrazione della umanità e semplicità dei veri “grandi”. © Riproduzione riservata