Joe Cashia è un siculo-americano, le cui origini si dividono tra Bisacquino (i nonni materni) e Giuliana (nonni paterni), piccoli comuni in provincia di Palermo. A quelle origini Joe guarda con interesse da tempo ed è per questo che ha deciso di sbarcare in Sicilia insieme alla moglie Angela Humphreys e a due amici, Lisa e Steve Nix, di Murfreesboro (Tennessee).
I coniugi Cashia, genitori di tre figli, Matthew, Gina e Vincent, risiedono a Franklin, nel Tennessee. Joe, dirigente sanitario e imprenditore, è nato a Birmingham, in Alabama, dove si erano stabiliti i suoi nonni paterni e materni dopo essere arrivati negli Stati Uniti dalla Sicilia insieme ai genitori. La moglie è un avvocato.
Il loro sarà un “Personal Rooting”, format ideato dalla società Agrigeudi, un viaggio speciale tra anagrafe, foto e documenti originali raccolti, appunto, nel Book Agrifeudi, pubblicazione che contiene la storia familiare di Joe, frutto di una ricerca effettuata in collaborazione con l’ufficio anagrafe dei comuni interessati, grazie anche all’ausilio degli storici e degli esperti di settore; immersi in momenti dal forte impatto emotivo, la riscoperta avverrà dentro il cuore dei Monti Sicani, tra i paesi di Bisacquino, Chiusa Sclafani e Giuliana, teatro naturale, dal 25 al 27 maggio, del percorso interiore di un nucleo familiare che si intreccia con quello delle intere comunità.
Una ricerca che richiama un capitolo fondamentale per la popolazione siciliana di fine Ottocento, quando i giovani bisnonni di Joe, come tantissimi conterranei, salparono alla volta del Nuovo Mondo. Un viaggio a ritroso, insomma, che sarà anche l’occasione per immergersi nei sapori, negli odori e nei colori della terra di Sicilia, in un’ottica di promozione alternativa ai tradizionali circuiti turistici. E sullo sfondo la domanda che guiderà Joe Cashia, “chi sono?”, rispondendo alla quale si disvelerà a lui il suo “Nuovo Mondo”.
Dopo uno sguardo gettato sulla città di Palermo, dal cui porto – in base ai racconti di famiglia – tutto iniziò, il gruppo sarà accolto dai tre sindaci Tommaso Francesco Di Giorgio (Bisacquino), Giuseppe Ragusa (Chiusa Sclafani), Maurizio Mario Musso (Giuliana) e riceveranno il Book Agrifeudi e i doni rappresentativi dei singoli comuni, insieme al riconoscimento di “Ambasciatore dell’identità territoriale”. Il secondo giorno, Joe percorrerà gli stessi passi dei suoi antenati. Sarà accolto, insieme ai suoi compagni di viaggio, presso l’abitazione dei parenti. Gli ultimi rimasti risiedono nel vicino comune di Chiusa Sclafani, dove si erano trasferiti dal comune di Giuliana. Prima a casa della signora Ninì e poi dalla madre di quest’ultima per affacciarsi al balcone e vedere sfilare la processione del SS. Crocifisso, “’U Crucifisseddu” di Chiusa.
«Il “Rooting”– ricorda l’amministratore di Agrifeudi, Letizia Sinisi – rende il viaggiatore non un semplice “turista” quanto piuttosto, nella logica della pienezza, un “rootista”; egli è, al tempo stesso, attore e spettatore, alla ricerca delle proprie radici, membro delle comunità presenti nei luoghi prescelti. Il “Personal Rooting” diviene così punto d’incontro tra il passato e il presente del singolo “rootista” che vuole mettersi sulle tracce del suo patrimonio familiare, direttamente nei luoghi da cui tutto è partito, spesso racchiuse solo tra confusi ricordi e pezzi di racconto, tra foto in bianco e nero e narrazioni di nonni e genitori».