Tra i big in passerella Nino Lettieri e Anton Giulio Grande. Vince la palermitana Maria Pia Di Gaudio
Tre stelle della televisione italiana hanno reso ancora più brillante la notte del The Sicilian Eye on Fashion, premio per lo stilista moda emergente organizzato dalla Voogue Models Management. Insieme sotto lo stesso colonnato della storica dimora Palazzo Villarosa di Bagheria, Nathalie Caldonazzo, in veste di presentatrice, Cristina Buccino e Nina Moric nel ruolo di madrine. Accanto ai talenti siciliani, in passerella, anche due stilisti nazionali Nino Lettieri, star della scorsa edizione di AltaModa Roma e Anton Giulio Grande, raffinato couturier che non copre il corpo delle donne ma lo rivela in tutte le sue sinuosità. Ad aggiudicarsi il premio ideato da Gianpaolo Guida e Antonio D’Amico, la palermitana Maria Pia Di Gaudio che ha mostrato in passerella uno stile sensuale e sofisticato, conquistando la giuria presieduta dalla giornalista piemontese Grazia Pitorri.
La Di Gaudio potrà partecipare ad uno stage presso l’atelier dello stilista campano, Nino Lettieri, couturier amato dallo star system, che ha aperto The Sicilian Eye on Fashion, la cui conclusione è stata affidata all’alta moda del calabrese Anton Giulio Grande, e interpretata dalla sua musa, la top model croata Nina Moric. Tra i due grandi hanno ben figurato i designer dell’Isola Giusi Cusimano, Simone Perricone, Barbara La Lia, Giusi Badalì, Adriana Vita Battaglia, Marta Romano, Gianfilippo di Termini Imerese e l’Atelier Patrizia di Bagheria. A rendere magica l’atmosfera, nella imponente e lussuosa villa Settecentesca, voluta da Don Placido Notarbartolo, duca di Villarosa, la voce della soprano di origini persiane Sanam Ighani. Sul palco anche la ballerina Stefania Altavilla, allieva di Angela Abbigliati e la cantante Noemi Virzì.
Dettagli moda
Nino Lettieri ha portato in Sicilia sedici abiti presentati sulle passerelle di AltaModa Roma. Prima ad uscire la bella ex naufraga Cristina Buccino con una tunica con grosse paillette color perla. A seguire abiti luccicanti, neri corti o lunghi, micro shorts di pelle nera, cappe di macramè come corolle rovesciate, ampi petali che avvolgono il corpo. Eleganza a tratti regale con retrogusto dark e sensuale. Abiti dai colori chiari e dettagli importanti nella linea di Giusi Cusimano ispirata alle sculture del Serpotta. Tredici modelli realizzati in sei mesi di ricerca del materiale, abbinamenti insoliti come il gesso su foglia d’oro e come il cady su sete e raso pregiati. A seguire Marta Romano, con otto outfit in stile japan. Scaglie di pelle con un arcobaleno di colori pastello il tratto distintivo di questa giovane stilista di Harim Accademia Euro Mediterranea. Una linea dal taglio geometrico con paltò, gonne aderenti, tailleur rivisitati in chiave accademica.
Crisitina Buccino indossa un abito Nino Lettieri
Giusy Badalì ha portato in scena Contrasti, come quello tra il tulle trasparente sotto alla gonna di pelle e con un piccolo capo spalla di pelliccia, o del tessuto classico pied poule con le frange di pelle. Barbara La Lia ha presentato un’alta moda futurista, scultorea e surreale. Argento e rasi lucenti, tagli a sbieco e scollature vertiginose e asimmetria bilanciata da dettagli che catturano l’attenzione. Francesco Calzature e i gioielli di Giuseppe Alderuccio hanno accompagnato le uscite moda della serata come l’originalissima di Simone Perricone e la sua sperimentazione rispettosa dell’ambiente e la successiva di Adriana Vita Battaglia con i suoi tessuti leggeri e forme eleganti. L’atelier Gianfilippo ha presentato outfit di tendenza, principesse moderne le spose dell’Atelier Patrizia e Maria Pia Di Gaudio una collezione che è un’esplosione di colore su nero, di luci, di tessuti preziosi e finemente ricamati. Mai banale mai uguale a sé stessa con trasparenze, fili d’argento e paillette a distrarre quasi rapire l’occhio. A coordinare la perfetta riuscita dell’evento Silvia Genovese responsabile del backstage, con la collaborazione di Rosi Di Domenico.