Signori e signori, riecco il teatro Finocchiaro. Tanta voglia di cafè chantant e varietà

Sprangato da dieci anni, uno dei gioielli liberty di Palermo ha riaperto le sue porte il teatro Finocchiaro di Palermo. Dopo il varietà di capodanno che ha visto giungere centinaia di spettatori nelle sale che erano state a lungo deserte, parte adesso anche la stagione del Finocchiaro che ritorna alla vita come luogo di intrattenimento e al café chantant.

Lo scorso 10 gennaio, appassionati e curiosi hanno potuto scoprire gratuitamente la bella sala liberty di via Roma, partecipando ad una visita “teatralizzata” con cui giovani attori e musicisti hanno raccontato le meraviglie della struttura e le innumerevoli storie ad essa legate. La visita, dal foyer all’elegante sala da tè ha raccontato la nascita del teatro nel 1922, accompagnato un pianoforte e un trio d’archi e con le performance degli attori Ciccio Randazzo e Diego Sammartino, della cantante Linda Armetta e al violinista Ivan Greco.

Per concludere in bellezza, pillole di gran varietà, can can e burlesque degli anni ’30, ’40 e ’50. Ospite, il giovane fisarmonicista valdericino Pietro Adragna, specializzato in repertorio Variété che ha studiato con Frederich Deschamps. Adragna ha vinto due volte, nel 2009 e nel 2011, il titolo di campione del mondo di fisarmonica. Esposte opere pittoriche degli allievi di Franco Reina, Liceo artistico Catalano.

Da domenica 11 gennaio, si è aperta la stagione: l’intero spettacolo di Palermo Felicissima Gran Varietà della compagnia I Bohemiens, con le soubrette Noemi e Simona Cannella, Floriana Canino, Adriana Salemi, una piccola orchestra – Benny Amoroso (tromba), Giuseppe Ricotta (pianoforte), Luca De Lorenzo (contrabbasso), Sergio Calì (batteria e percussioni) – i vocalist Federica Amoroso e Nonuccio Cammarata, gli attori Stefania Vitale, Katiuska Falbo e Casimiro Alaimo. Costumi di Amalia Lo Pinto, coreografie di Adriana Salemi, direzione musicale di Benny Amoroso. Regia di Katiuska Falbo e Casimiro Alaimo. Gran buffet curato dallo chef Carmelo Criscione.