Non chiamatelo “ipocondriaco” perché si offende, ma il film ambientato nel mondo della medicina alla fine l’ha fatto. Carlo Verdone, noto regista e attore, icona della romanità e dell’italianità sul grande schermo, da quarant’anni, ha presentato anche a Palermo la sua ultima pellicola Si vive una volta sola, insieme a due dei coprotagonisti, Rocco Papaleo e Anna Foglietta.
I retroscena di Si vive una volta sola
La trama della pellicola non è stata davvero al centro della conferenza stampa di presentazione, i protagonisti hanno, per lo più, rappresentato le loro emozioni e la loro soddisfazione ad interpretarlo e, persino, le difficoltà incontrate. Se l’anteprima raccontata, però, è fedele al girato, la storia si preannuncia avvincente, data la dinamica frizzante e affiatata del trio. A completare il cast dei primi attori c’è anche Max Giusti, assente in conferenza, nel ruolo di Corrado Pezzella, un medico cinico costretto a rivelare al personaggio di Rocco Papaleo, Amedeo Lasalandra una malattia mortale.
«Un film pensato fin dal copione, scritto con Giovanni Veronesi, esattamente per i volti che poi l’hanno recitato – ha detto Carlo Verdone che di Si vive solo una volta è anche il regista -, una fortuna che gli attori che avevo scelto e con cui non avevo ancora lavorato, fossero liberi e disponibili a farlo quando gliel’ho chiesto. E’ stato un film bello da girare, a volte ci siamo sentiti in vacanza, ma anche difficile che ha messo alla prova le mie capacità di regista, sapevo che se avessi sbagliato anche una sola tonalità avrei mandato tutto a p…» ha detto senza mezze parole.
I richiami al passato, da Pietrangeli a Germi e le parole di Alberto Sordi
La sceneggiatura ha qualcosa della commedia Anni Sessanta in bianco e nero di Paolo Pietrangeli o Pietro Germi, per il regista, con quel cinismo romano, ostentato e da circolo. Nella sua esposizione, Verdone, ha omaggiato anche un altro nome del passato, il suo maestro Alberto Sordi e ha condiviso la difficoltà da lui prevista di continuare a far ridere e raccontare una società che non si stupisce più di nulla e che si è omologata. Eppure Verdone ci riesce, trovando sempre nuovi ambiti da sviscerare con la sua comicità amara, attuale e molto vera.
«Il compito del comico – ha commentato Carlo Verdone – è di andare a cercare dei dettagli, delle fragilità che con la nostra lente di ingrandimento cerchiamo di mettere in luce. Oggi, è più complicato, perché la società e più pessimista e confusa, ci sono difficoltà economiche e i giovani non trovano lavoro e, per questo, c’è più perfidia, siamo assorti nei problemi e meno felici».
Carlo Verdone ha spiegato che gli piacerebbe fare un film ambientato a Palermo «ma non dovrebbe essere solo una cartolina, perché mi prendereste a fischi, dovrebbe avere un soggetto adatto. In Sicilia, ho girato, a Taormina, Grande, grosso e Verdone, l’episodio con Moreno ed Enza (Claudia Gerini ndr) e in Gallo Cedrone nei luoghi dell’Etna che, dopo l’ultima eruzione, non ci sono più». E, tra i ruoli che non vorrebbe «mai ricoprire – ha concluso Verdone – c’è quello del politico. A forza di farli sembrare dei pagliacci ci sono venuti a noia. Sono più attori di noi attori».
La protagonista femminile Anna Foglietta
Anna Foglietta, nel film Lucia Santilli, bella e simpatica e in versione bionda, ha scherzato con il collega Papaleo e ha sventagliato la sua ammirazione per il regista che, in Si vive una volta sola, interpreta anche il personaggio di Umberto Gastaldi: «Sono cresciuta con i suoi film, – ha raccontato la Foglietta – e mie figli citano le sue battute. A casa stiamo guardando tutta la sua filmografia. E’ l’unica certezza che abbiamo in Italia, cadono i governi e le legislature ma Carlo Verdone rimane».
La trama di Si vive una vola sola…in fiducia
La pellicola non è stata mostrata alla stampa, come viene fatto in genere, e sarà nelle sale solo da mercoledì 26 febbraio, quindi il suo racconto, senza giudizio, si affida alle righe riportate nel comunicato stampa ufficiale:
Tre uomini e una donna. Un quartetto di medici tanto abili in sala operatoria – visto che persino il Papa si affida alle loro cure – quanto inaffidabili, fragili e maldestri nella vita privata. Si Vive Una Volta Sola è una irresistibile, beffarda radiografia dei nostri tempi del regista romano che ancora una volta regala uno spaccato del presente attraverso il suo sguardo acuto, dissacrante e sempre originale.
Girato in Puglia, è il ventisettesimo film diretto da Carlo Verdone, che ne è anche sceneggiatore insieme a Giovanni Veronesi e Pasquale Plastino. Il film è prodotto da Luigi e Aurelio De Laurentis ed è distribuito da Filmauro con Vision Distribution. A completare il cast, oltre agli attori già citati nei rispettivi ruoli, anche Mariana Falace (Tina Gastaldi) Sergio Muniz (Xabier) Livia Luppattelli (Elena Pezzella).