Un tavola rotonda al Charleston di Mondello che racchiude il nord ed il sud. Da una parte lo chef milanese due stelle Michelin, Claudio Sadler, dall’altra lo chef padrone di casa, Angelo Gervasi. Allo stesso tavolo la proprietaria della incantevole struttura, Mariella Glorioso, insieme alla giornalista Clara Minissale e al direttore di Cronachedigusto.it, Fabrizio Carrera. Ma è davvero possibile distinguere tra nord e sud? Lo chef Claudio Sadler non è di questo avviso e afferma: «Quando si parla di cucina, non dobbiamo fare un distinguo, perché la nostra è una cucina italiana, in cui convergono i sapori, le culture, le materie prime, la stagionalità dell’Italia nel suo complesso».
Primo protagonista della rassegna “L’Italia dei grandi chef al Charleston”, lo chef Sadler si propone l’obiettivo di portare a tavola una cucina all’insegna del buon mangiare con connubi tra cibi, che oltrepassano i confini dell’Italia. Una creatività arricchita dalle esperienze in Giappone e Cina, che gli hanno permesso di gettare uno sguardo su sfumature sensoriali diverse da quelle a cui noi siamo abituati, anche se la cucina cinese presenta numerose similitudini con la cucina italiana, in particolare quella del sud.
Tra il pubblico presente in sala numerose food blogger, tra cui Manuela Zanni, Elena Benfante, Stefania Oliveri, Stefania Conti, Cinzia Cindy Carcia, Mimma Sangiorgio, Alessandra Messina, Ornella Daricello e Fina Curcio. interessate a conoscere i gusti e le prospettive dello chef Sadler che afferma: «La cucina non è qualcosa di statico, ma qualcosa che deve essere in continuo movimento. Ho deciso di fare lo chef perché mi è sempre piaciuto vedere realizzato il prodotto finito di materie prime con cui lavori, crei. Inoltre mi piace pensare che la cucina si deve adeguare ai tempi, alle fasi dell’evoluzione della società».
La curiosità sulla cena imperversa, ed ecco il menù della serata:
- Risotto da passeggio
- Salsiccia di bra
- Cubo di tonno e melone
- Panzanella di ricci di mare
- Carpaccio di astice con maionese di pomodoro bianco, sedano croccante e olive seccate
- Rocher di seppie su passatina di piselli novelli e ricci di mare
- Raviolo con burrata asparagi selvatici e battutina di gambero rosso di Mazara
- Crema bruciata di stoccafisso con spuma di patate al prosecco
- Risotto all’acqua di funghi porcini e polvere di funghi trombetta e oro
- Ricciola glassata al pinot nero panelle di ceci e broccoletti all’olio evo
- Sorbetto al limone al passito di pantelleria
- Sfere di ricotta madonita in crosta di mandorle su frutti rossi e scorzetta d’arance candite.
Nord e sud, uniti per un trionfo di profumi e di gusti. Abbinamenti nati ad enfatizzare quel particolare in più che fa la differenza. Palermo, il Charleston, non poteva essere scelto luogo e location migliore per un nuovo modo di intendere la cucina, un’escursione gastronomica della nostra Italia, che ci permetterà di deliziare il nostro palato. © Riproduzione riservata