Si intitola “HO VISTO SANTA ROSALIA” il concorso letterario lanciato da CANTUNERA, fucina culturale dell’associazione “Città dell’Arte”, in occasione del prossimo “Festino di S. Rosalia”. Un invito rivolto ai palermitani a raccontare, scrivendolo, il proprio rapporto con la figura della Santa, partendo da uno scritto del poeta Mario Luzi, uno dei maggiori poeti italiani del Novecento, perché “il miracolo che salva la città ancora oggi è il frutto di uno straordinario legame tra Palermo e Santa Rosalia”.
La partecipazione è libera e gratuita. Verranno selezionati dodici testi di autori che racconteranno Rosalia tra tradizione e attualità, dentro il tempo di ieri e di oggi, su memorie della città raccontate, su pianto e resurrezione, su tragedia e rinascita.
Una raccolta che sia la voce della città, l’anima del popolo che si ritrova ancora fiera di guardare alla Santuzza con un duplice atteggiamento: la memoria del passato e uno sguardo al futuro che vuole esprimere ancora speranza per questa Palermo e per coloro che ogni giorno la vivono e la costruiscono.
Gli scritti dovranno essere inviati entro le ore 20 di martedì 7 Luglio 2015, tramite messaggio alla pagina Facebook di CANTUNERA fucina culturale, oppure per posta (il materiale dovrà pervenire entro il 7 luglio) al seguente indirizzo: CANTUNERA, Piazza Monte Santa Rosalia n.12, 90133 Palermo.
I dodici scritti selezionati verranno letti dai loro autori all’interno degli spettacoli previsti dalla programmazione di CANTUNERA.
Per informazioni, chiamare al tel. 091.321350 oppure al cell. 329.5670724.
ECCO LO SCRITTO DEL POETA MARIO LUZI
Sono Santa Rosalia.
Sono persa, caduta
dalla vostra memoria,
sono dentro il tempo,
dentro il monte,
dentro il sasso.
Ritrovatemi, sarò vostra.
Sarà una grande festa,
una grande esultanza.
Ricercatemi nel tempo
Ricercatemi nel monte
e nel sasso,
ricercatemi nel buio
della vostra coscienza.
Sarò vostra, sarò con voi
in ogni vostra pestilenza
e in ogni vostra letizia.
Ho aspettato tanti secoli
chiusa nella mia mandorla
di roccia e di dimenticanza.
Mi aprirò a voi, cercatemi.
È ora, è venuto il mio tempo.