Con passo danzante, da un salone all’altro dello storico Palazzo Brancaccio di Roma, in duecentocinquanta hanno rievocato i fasti dell’Impero asburgico, omaggiando l’eleganza e il fascino di una icona: la principessa Sissi. Evento memorabile, anche quest’anno, è stato il Gran Ballo di Sissi che ha visto protagonista la Compagnia nazionale di danza storica presieduta da nino Graziano Luca, superando ogni aspettativa.
Lancette indietro al 1856, quando per la prima volta si aprirono le porte all’arrivo di Elisabetta di Baviera in Italia: stessa l’atmosfera – coinvolgente e da sogno – stessi gli abiti, splendide divise, vaporosi abiti con crinolina, pizzi e sete, impeccabili frac. Cullati dagli affreschi della Casina del Laghetto e dalla magia dello splendido Parco Naturale tra ruderi romani, fontane e piante secolari, gli ospiti sono stati accolti dal magico Concerto della Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato che si è esibita – dopo una sfilata su 20 cavalli bianchi – sotto la direzione del maestro Silverio Mariani proponendo tra gli altri: l’Allegro di Mozart, un estratto dall’Aida di Giuseppe Verdi, l’Inno alla Gioiadi Beethoven e l’Inno di Mameli.
Dai giardini ai saloni il passo è stato breve, accompagnato dalla Polonaise di Johann Strauss, per dare inizio al Gran Ballo vero e proprio sotto lo sguardo compiaciuto di Christian Berlakovits (già ambasciatore d’Austria in Italia), di Massimo Spinetti (già ambasciatore Italiano a Vienna), del generale Arnaldo Bravi (Comandante del prestigioso Raloce), di alcuni membri della nobiltà europea, delle telecamere di Raiuno con il programma La Vita in diretta e di Maria Monsé, la Sissi della scorsa edizione.
Quest’anno il fascino e l’eleganza della coppia reale Sissi e Francesco Giuseppe sono stati affidati alla presenza scenica di Matilde Brandi e Attilio Fontana, il cui ingresso da fiaba è stato preceduto da Valzer e Quadriglie di Strauss e dal Pas de Gras di Pachelbel. Proprio come accadeva a corte, si sono accomodati sui troni posti su un palchetto rosso, per assistere all’esecuzione della Quadriglia Prince Imperialsull’Opera 92 di Josef Strauss, e poi ballare il Valzer dell’Imperatore con la coreografia corale di Nino Graziano Luca eseguita insieme a cento danzatori; fino al momento dell’Alles Walzer che ha finito per coinvolgere gioiosamente tutti gli ospiti. I costumi di Sissi e Francesco Giuseppeerano di Marco di Lauro, il Trucco di Valentina Cipriani per Gil Cagné Art Director Pablo e le acconciature di Graziano Diana.
L’apertura è stata dedicata alla celebrazione del Bicentenario del Congresso di Vienna con una brevissima pièce, scritta per l’occasione dall’ex ambasciatore italiano a Vienna Spinetti, ispirata al personaggio di Lorel (moglie di Metternich) e interpretata dalla splendida attrice Claudia Coli, attualmente impegnata nelle riprese del film di Maria Sole Tognazzi. Per poi passare all’emozionante cerimonia d’investitura di una nuova Ambasciatrice della Compagnia Nazionale di Danza Storica, Carla Favata per la regione Sicilia. Il gran finale ha visto protagonista la principesca Torta di Sissi millefoglie con fragoline e cioccolato, da 25 chili.
E già si pensa ai prossimi eventi da sogno firmati dalla Compagnia: il 7 dicembre il Tè Dansant de Noel nella Sala Pio IX della Caserma di Castro Pretorio a Roma; il 10 gennaio il Gran Ballo Russo al St Regis (ex Grand Hotel) di Roma. © Riproduzione riservata