C’è l’ingegnere che ha insegnato a volare a Neil Armstrong, il primo uomo sulla Luna, e il fotografo di sei presidenti degli Stati Uniti che insegnò il dialetto siciliano a Robert De Niro, prima del film “Il padrino”. Lo stilista di Lady Gaga e Beyoncè e la designer dei foulard di Michelle Obama. Lo scultore del celebre Toro di Wall Street e il miglior gelataio della Grande Mela. E poi imprenditori, ristoratori, musicisti, scienziati, scrittori, docenti universitari. Uomini e donne di successo negli Usa uniti da un filo rosso: la Sicilia.
E già, perché i protagonisti dell’ultimo libro del giornalista di “Repubblica” Lucio Luca, intitolato “Dall’altra parte della Luna”, sono siciliani d’America che ce l’hanno fatta. Il volume, edito dalla Pietro Vittorietti Editore, sarà in libreria dal 3 dicembre 2014 e domenica 7 dicembre alle ore 18 sarà presentato all’Auditorium della Rai di via Strasburgo dall’autore, dal direttore della Sede Rai siciliana Salvatore Cusimano e dallo scrittore Marco Pomar. A gennaio sarà pronta anche l’edizione con testo in inglese e a marzo il libro andrà in tournée negli Stati Uniti dove sarà presentato a New York, Houston, Austin e Miami.
Un vecchio detto siciliano recita “Cu niesci arriniesci” ed è proprio questo motto che ha animato tutti i protagonisti. Siciliani che non si sono pianti addosso, non hanno cercato casa nel posto fisso, e che, mettendo a frutto il loro lavoro e il loro talento, ce l’hanno fatta. Lucio Luca è andato a trovarli, ha parlato a lungo con loro e li ha raccontati perché il loro viaggio possa essere da esempio ad altri.
«Avete mai provato a fare una ricerca su Google utilizzando come parole chiave Sicilia e America?», scrive Luca nella sua prefazione. «Vengono fuori centinaia di migliaia di siti, ma la cosa che salta subito all’occhio è che la stragrande maggioranza contiene riferimenti ai padrini di Cosa Nostra negli Stati Uniti, alla mafia italo-americana, al delitto di Joe Petrosino, ai legami tra le grandi “famiglie” siciliane e quelle di Oltreoceano. Ma c’è un’altra Sicilia che il suo sogno americano se l’è conquistato sul campo con la fatica, il coraggio, il sudore, il talento. La Sicilia di chi è andato via per ritagliarsi un suo spazio nell’arte, nella medicina, nella ristorazione, nella moda, nello sport. Quella di chi ha deciso che restare soltanto per lamentarsi e per accusare una politica inadempiente era uno spreco. Tempo perso».
«Giuseppe e Anna Maria, Giovanna ed Emanuele, Michele e Saverio, Fabio e Tiziana e tutti gli altri che ho provato a raccontare in questo libro – continua il giornalista – sono soltanto alcuni siciliani d’America che davanti all’offerta di provarci non hanno risposto “no grazie”. Anzi. Si sono buttati a testa bassa in una nuova avventura e hanno vinto».
Lucio Luca è nato a Ragusa nel 1967. Da oltre vent’anni lavora a “Repubblica” dove si è occupato di cronaca nera, giudiziaria e sport. Attualmente vive a Roma ed è vice capo della redazione Esteri. Questo è il suo quarto libro. Per i tipi della Sigma Edizioni ha pubblicato “Prove tecniche di trasmissione, trent’anni di radio e tv private a Palermo” e “Puellae, non donne di provincia, duemila anni di prostituzione in Sicilia”. Per la Pietro Vittorietti Editore, ha scritto il romanzo “Il killer dell’ufficio accanto. La vera storia di Nino Velio Sprio”. Un suo breve saggio sulla storia del mare di Palermo è stato pubblicato nel volume “In tempo di bagni. Stabilimenti balneari e circoli nautici a Palermo” (Kalòs, 2007).