Assistiamo a un dolce duello tra Stefania Di Lorenzo e Pupi Fuschi. Nessuno vince e nessuno perde. Si va insieme, si va in scena… Non si può tornare indietro la “sera della prima”.Noi non vogliamo farlo anche se i timori e le ansie ci restano come sudore attaccato in un corpo caldo di una notte d’estate.
Pupi e Stefania ci raccontano di donne, con le donne e per le donne; ci raccontano che la luce dello spazio dove esse si rappresentano, con il bizzarro chiaroscuro e le sue tinte, è fuggevole e spacciatamente intimo.
C’è tutto questo in “Mostra spettinata”, l’esposizione di Pupi Fuschi (pseudonimo artistico di Stefania Di Lorenzo), che sarà inaugurata giovedì 26 ottobre, alle 19, da Artetika, in via Noto 40 a Palermo.
La “Mostra spettinata” – nata da un’idea della gallerista Gigliola Beniamino Magistrelli – sarà presentata dal professor Khalil Fattouch, cardiochirurgo, in veste eccezionale di conoscitore appassionato e collezionista d’arte. Curatrice dei testi critici è Alessandra Consiglio, critico d’arte, che ha anche collaborato all’allestimento.
Sono un omaggio alla donna vera i dipinti di Pupi Fuschi, opere dove l’artista dipinge dolorose migrazioni del tempo che attraversano i corpi, rimanendo sempre accoglienti e femminili. Ritratti intensi, erotici e mai volgari; semmai luminosi e frizzanti, anche nella seria rappresentazione dello stato dell’es.
Nei ritratti di Stefania Di Lorenzo si percepiscono frammenti di colte citazioni: Schiele, Francis Bacon, Lucien Freud e l’artista americana Alice Neel. Spesso bisogna pagare un dazio di dolore e indossare una maschera, per vivere ogni genere di fantasia. I movimenti delle mani e altri gesti trasmettono informazioni sociali, a volte. Il riconoscimento del volto è quello a cui il nostro cervello dedica più spazio; Pupi Fuschi lo copre, svelando e velando di pudore il resto dei corpi, forse, per non suscitare una reazione emotiva più evidente ma più profonda, consapevole.
E poi ci sono le figlie femmine, contemplano l’arco della passione figurativa dell’Artista, che non riesce a fare meno di ritrarle, così, vere come le vede, chissà, forse con il senso di colpa atavico che ogni Donna, madre e figlia si portano dentro.
La mostra può essere visitata dal 27 ottobre al 16 novembre 2017, dal lunedì al sabato, con questi orari: 10,00 – 13,00 / 17,00 – 20,00.
Compongono il percorso espositivo della ‘mostra spettinata’ tre maxi tele (olio e acrilico su tela – misura mt.2 x 2), quattro tele grandi (olio su tela – misura cm.100×90) e dieci disegni a china e acrilico su carta. In esposizione i dipinti della mostra spettinata più altre opere in collezione.
L’Artista –
Pupi Fuschi nasce nel 1970 a Palermo. Nel 1997 consegue il diploma di laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti. Dal 1992 ha al suo attivo esperienze lavorative in ambito creativo, che spaziano dal restauro di dipinti alla decorazione, al design (moda, interni e gioielli). Torna a occuparsi esclusivamente di pittura dal 2008, inaugurando la prima personale “Nudo in blu” a Palermo. Da allora partecipa a diverse collettive. Del 2013, la performance pittorica all’interno del jazz festival, ospite del Mazzamuto’s jazz quartet al Teatro Dante di Palermo e la copertina dell’album “La stanza” di Ruggiero Mascellino, Nel 2014 la sua personale “Un filo di rosso”. Sempre nel 2014 è semifinalista al Premio Arte con il disegno “Tè for sale” e nella giornata contro la violenza sulle donne partecipa a “L’arte voce del riscatto”, collettiva a Palazzo Sant’Elia. Nel 2015 è semifinalista al Premio Arte, con il disegno “Conserva in barattolo di donna senz’odio” e partecipa al “Progetto Itaca” con “Le ballerine danzanti”, asta benefica per Al Revés – Sartoria sociale presso il Museo Riso di Palermo. Nel 2016 è presente al festival del fumetto di Milano. Collabora come illustratrice free lance e per la rivista di arte e cultura “Nova”. Nell’inverno 2017 la sua Personale “Ritratto di Signora” da Spazio Cannatella: diversi ritratti di donne palermitane, note e meno note, ma uniche nella loro essenza. Scrive per diletto e si occupa come direttore creativo della comunicazione pubblicitaria per l’azienda Tenute Caradonna, in collaborazione con il team dell’Agenzia Segmenti. Vive e lavora a Palermo e ha due figlie.