PALERMO – Torna per il terzo anno “Di maggio in maggio”, la rassegna di eventi – promossa dall’Associazione Flavio Beninati, presieduta da Carla Garofalo – dedicati al libro e alla lettura, ma anche a mostre, conferenze, laboratori e molte altre iniziative culturali.
Ricchissimo il cartellone delle iniziative, che si svolgeranno nei locali dell’Associazione Flavio Beninati, in via Quintino Sella 35 (traversa di via Isidoro La Lumia), a Palermo.
Il primo appuntamento in cartellone è in programma venerdì 13 maggio, alle 18,30 con la presentazione del libro “Vita sconnessa di Enzo Cucchi” di Carlos D’Ercole. In collaborazione con Quodlibet. Ne parleranno l’autore, Enzo Cucchi e Manfredi Beninati. Si parlerà di mercato, di galleristi, di vetrinisti e camerieri dell’Arte, della New York Anni ’80 e il mondo delle aste, di talento e sacrificio nella pittura, di ceramisti e grandi architetti, di derive modaiole, di Schifano, Boetti e De Dominicis. Carlos D’Ercole, nato a Madrid nel 1978, è avvocato e collezionista. Conosce Enzo Cucchi da molti anni. L’ingresso è libero.
Sabato 14 maggio, alle 18,30, è in programma l’inizio vero e proprio della rassegna, con una presentazione di tutte le iniziative. Seguirà un concerto per violoncello tenuto da Loredana Patricolo che eseguirà “intermezzo” dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni ed “Il Cigno” di Camille Sant Saens, con una breve lettura di Carla Garofalo, dedicata alla nascita e al compleanno dell’Associazione e della Biblioteca Flavio Beninati. Con la collaborazione di Francesco Paolo Santoro, giornalista e critico teatrale. Al termine sarà offerto un aperitivo. Ingresso libero.
Si continua martedì 17 maggio, alle 19, con l’incontro intitolato “Di che cosa parliamo quando parliamo di scrittura”, a conclusione del laboratorio di scrittura tenuto da Beatrice Agnello. I partecipanti proporranno qualche breve riflessione, sua o di autori amati, sul senso e sui modi dello scrivere: “Venite e leggete anche voi ai presenti le vostre considerazioni o brevemente quelle di uno scrittore che, sul tema, ha detto qualcosa che condividete”. Le letture saranno accompagnate dal chitarrista Francesco D’Angelo. Con Fabio Correnti, Enzalba Elia, Carla Garofalo, Edoardo Intravaia, Maria La Bianca, Dante Martino, Francesca Messina, Barbara Musarra, Enrichetta Palmeri, Liliana Pettinato, Marina Sansone, Antonio Spoto, Laura Tartaglia, Serena Valenti, Fabrizio Vasile, Fabrizio Zanca. Ingresso libero.
Giovedì 19 maggio, alle 18,30, presentazione del libro “Ponte ponente ponte pi” di Sara Favarò, prefazione di Livio Sossi, edizioni Secop. Dopo la presentazione ufficiale al Salone internazionale del libro di Torino, prima presentazione a Palermo presso l’Associazione Flavio Beninati, di “Ponte ponente ponte pi”. Il libro è una antologia di filastrocche, conte, scioglilingua in italiano,provenienti da tutte le Regioni d’Italia. L’autrice fa inoltre una ricerca temporale e linguistica per ogni singola Regione, pubblicando antiche filastrocche documentate in testi editi tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, oltre alle conte, filastrocche e scioglilingua in dialetto che sono tuttora in uso, frutto di ricerche su campo. Vi è anche una ricerca sulla provenienza di alcuni testi e il paragone con altre simili e che sono famose in tutto il mondo. Una per tutti “San Martino campanaro” che viene riportata in 12 lingue. La ricerca si avvale anche delle partiture musicali ad opera del M° Giovanni Pecoraro e delle mappe cognitive della già direttrice scolastica Giovanna Giarraffa. Le illustrazioni della copertina e del testo sono di Ilaria Marinelli. Ingresso libero.
Martedì 24 maggio, alle 18,30, è in programma un incontro con la professoressa Antonella Ottai che presenterà il suo ultimo libro “Ridere rende liberi. Comici nei campi nazisti” (Quodlibet Studio). La presentazione sarà accompagnata dalla lettura di alcuni brani del libro. Il libro nasce da una ricerca condotta sulle sorti di alcuni comici ai quali si deve, negli anni Trenta, la grandezza leggendaria del cabaret e dello spettacolo leggero mitteleuropeo, in particolare di quello berlinese. In gran parte ebrei, come ebreo era il colore del loro umorismo, la sorte di questi artisti è segnata inesorabilmente dall’avvento di Hitler al potere. Espulsi dai set e dai palcoscenici sui quali avevano primeggiato, le loro performance si replicano in situazioni sempre più dure. Antonella Ottai insegna presso il Dipartimento di Storia dell’arte e Spettacolo dell’Università “Sapienza” di Roma. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sullo spettacolo, italiano e internazionale, degli anni Trenta. Fra le altre, presso Bulzoni ha pubblicato “Come a concerto”. Il Teatro Umoristico nelle scene degli Trenta (2002), dedicato al teatro di Eduardo De Filippo e Eastern. La commedia ungherese nello spettacolo fra le due guerre (2010), dedicato ai viaggi della commedia brillante fra Budapest, Roma e Hollywood. Presso Sellerio ha pubblicato un libro di racconti autobiografici, Il croccante e i pinoli (2009). La presentazione sarà accompagnata dalla lettura di alcuni brani del libro e dalla musica del chitarrista Francesco D’Angelo. Ingresso libero.
Mercoledì 25 maggio, alle ore 18,30 avrà luogo il quarto incontro del ciclo “Torta di cinema”. Ospite il regista e documentarista Alexis Sweet che ci racconterà la propria visione del cinema e l’esperienza della realizzazione di film per la televisione. Interverranno Salvo Cuccia e Manfredi Beninati. Ingresso libero.
Sabato 28 maggio, alle 19, avrà luogo, una conferenza del sociologo e filosofo Riccardo Campa dal titolo Il culto del corpo. Una prospettiva genealogica e biopolitica. Il Prof. Campa, già presidente e fondatore dell’AIT (Associazione Italiana Transumanisti), vive e lavora a Cracovia dove svolge le sue attività di insegnamento e di ricerca presso l’Università Jagellonica. Ingresso libero.
Mercoledì 1 giugno, alle 19, presentazione del libro “Testimonianze partigiane – I siciliani nella lotta di Liberazione” (Navarra editore). Il volume che è il frutto di un lavoro decennale di ricerca condotto dall’autore, raccoglie le testimonianze di oltre sessanta siciliani che hanno partecipato alla Resistenza, nel periodo compreso tra il settembre 1943 ed il maggio del 1945. Ingresso libero.
Martedì 7 giugno, alle 18,30, mostra delle ceramiche frutto dei laboratori di Ceramica e Modellato condotti da Patrizia Italiano, Giovanni Lo Verso e Francesco Scherma e di quello di “Acquarelli e tacquini di viaggio” condotto da Anna Cottone, tutti i partecipanti esporranno i loro manufatti accompagnati da alcuni lavori dei loro docenti. Una piccola mostra “in comunione”. Ingresso libero.
Venerdì 10 (con replica sabato 11 giugno), alle 18,30, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Teorema dell’otto a tre pance” di Rosario Palazzolo. Testi di Antonella Angelini, Davide Bernardi, Gabriella Candeloro, Gabriele Catalano, Angelica Della Torre, Imanol Dieguez, Ariele Duca, Maria Grazia Maggio, Jacopo Marchisio, Federico Migliardi, Irene Nocera, Mariela Peritore, Milena Prisco, Riccardo Sapia, Giulia Vannozzi e Rosario Palazzolo. Con Luigi Benincasa, Delia Calò, Floriana Cane, Imanol Dieguez, Ariele Duca, Angela Forestieri, Silvia Giarratano, Angelo Grasso, Chiara Italiano, Giuseppe La Licata, Francesca La Mantia, Claudio Mannino, Giada Marra, Gabriele Morale, Barbara Musarra, Irene Nocera, Ilaria Roccaro, Federico Virzì, Mariangela Zuccaro. Lo spettacolo Teorema dell’otto a tre pance nasce dal laboratorio di scrittura teatrale itinerante Cartoline dall’orlo, un laboratorio che si è svolto in nove città italiane, con più di settanta partecipanti, sessanta testi da leggere, analizzare, complessare, selezionare, e i quattordici di Teorema, che sono arrivati a Teorema, che hanno fatto Teorema sono il frutto – e avvelenato – di questa epopea creativa, e insomma lo spettacolo c’è, adesso, esiste, uno spettacolo pieno di parole sbagliate che aspettano solo di mietere le prime vittime ché sono già vittime ancor prima di aver varcato la soglia dello spettacolo, in realtà, purtroppo, nonostante non ne abbiano idea, e neanche potranno scegliere, loro, quale percorso intraprendere perché ci saranno due percorsi da intraprendere, due percorsi apparentemente contrapposti e mica tanto contrapposti che avranno a che fare con la rappresentazione e con la verità e con la rappresentazione della verità e con la verità rappresentata e con il loro inevitabile contagio, così da generare confusione, perché in mezzo a tutte queste parole sbagliate sarà solo confusione, la parola, giusta.
Nell’ambito della rassegna, inoltre, dallo scorso 5 maggio e fino al 9 giugno, in collaborazione con Tipheret editore, è in corso il laboratorio “I colori di Shiva – Meditazione e narrazione” condotto da Alberto Samonà. Lo scopo è leggere se stessi e l’universo. E da questo “riconoscersi”, incominciare a narrare e a scrivere: ascoltare se stessi, ascoltare l’universo, riconoscere l’energia che fluisce in ciascuno di noi e permettere che la Parola nasca a partire da questo luogo interiore, fino a quando il flusso possa divenire oralità e testo. Un viaggio condiviso all’interno della struttura dell’essere umano, a partire dai chakra, i centri di attrazione ed emanazione energetica, mediante un lavoro di riconoscimento che – attraverso tecniche di meditazione Tantra – ascende dal primo al settimo chakra, per aprire le possibilità creatrici dei partecipanti, in modo da svilupparle in narrazione e testo. Si lavora sui colori di ciascun centro e le parole che nascono divengono occasione per tracciare un percorso narrativo. Al termine degli incontri previsti, i partecipanti saranno invitati a scrivere un racconto a partire dai colori scoperti e dalle parole nate nel corso di questa esperienza comune. I racconti saranno inseriti in un libro, che sarà pubblicato nelle collane di Tipheret editore.