La giornalista palermitana Sandra Pizzurro è stata insignita, a Roma, a Palazzo Marini, pertinenza della Camera dei deputati, del premio “Penna della legalità”, promosso proprio dal Parlamento della legalità, movimento nato a Palermo da Nicolò Mannino che si è esteso in tutto lo stivale e che adesso punta a coinvolgere anche New York e Shanghai, con la prossima inaugurazione di due ambasciate.
A consegnarle il riconoscimento, attribuitole “per aver dato voce alle iniziative del Parlamento, la giornalista di Rai 1 Adriana Pannitteri che ha moderato l’incontro a cui hanno preso parte personalità del mondo politico, ecclesiale, della scuola, della stampa, della scienza, dell’arte, provenienti da tutta Italia per dare il via ad un nuovo anno di attività culturali e formative nel nome della bellezza e della legalità.
«L’ho dedicato a mia madre che era lì con me – ha raccontato la Pizzurro che collabora tra gli altri con il Giornale di Sicilia e con Tgs – sono onorata di sostenere con la mia attività un movimento dalle grandi ambizioni raggiunte solo nel nome dell’amore, che si apre al mondo».
Tra i presenti Maria Greco, componente della Commissione Giustizia della Camera, al giudice Stefano Dambruosio, da Gianfranco De Gesu, direttore generale dell’amministrazione penitenziaria, vari componenti attivi del movimento, come Antonella Abruzzo, Giovanni D’Alascio, Salvatore Sardisco.
“La legalità conviene” è stato il pensiero condiviso. Perché legalità vuol dire bellezza. Quella cultura della bellezza per la quale nella quale ha creduto Peppino Impastato e per la quale oggi la storia continua in realtà come quelle del Parlamento della Legalità. Perchè non siamo soli. Ed a darne concretezza le figure di padre Pino Puglisi, Papa Wojtyla, Falcone e Borsellino, Peppino Impastato, che scorrono durante il video. © Riproduzione riservata