Un’occasione per rielaborare l’infinito mondo dei suoni, dando vita ad atmosfere stranianti capaci d’innalzare il livello d’attenzione dello spettatore, quella che propone “Oceano Etnojazz”, di scena nel ridente e scultoreo Parco Jalari, a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Un percorso concertistico ideato dal fiatista e compositore Giovanni Mattaliano con la sensibile organizzazione di Sebastiano Pietrini.
In tutto quattro concerti di matrice etnica, inaugurati dalla performance in solo “Quell’unico fiato…in viaggio tra il suono e la pietra”, ideata e interpretata dallo stesso Mattaliano, capace di muovere la scena tra i suoni del suo clarinetto e la recitazione di testi poetici. Ad arricchire l’esibizione, le proiezioni fotografiche di Giuliana Torre.
“Una rassegna nella quale il suono viene concepito come oggetto di ricerca – spiega il direttore artistico, Giovanni Mattaliano – ideato tra libera scrittura compositiva e improvvisazione, mezzo di espressione acustica e visiva, energia vitale che anima l’inanimato, guida per stimolare la psiche e la percezione umana. Viaggi sonori e considerazioni su una delle concezioni più antiche delle civiltà umane, ossia il rapporto con gli elementi naturali e la coscienza dell’uomo, motivazioni rese tangibili da ciò che la forza del suono riesce a infondere nella vitalità degli esseri viventi. Il suono, in quanto elemento invisibile, diviene base di un continuo divenire intimo, aperto alle trasformazioni di cui dispone la vita dell’ars musica”.
Un vero e proprio viaggio all’interno del quale il suono del mare, quello delle montagne e dei boschi, ponendosi come rappresentazione della vita isolana, festosa e mistica, raccoglie energie e le ritorna sotto forma d’arte creativa, arricchendo il sound visionario dei musicisti, poetici e creativi dell’area mediterranea”.
Il prossimo appuntamento con “Oceano Etnojazz” sarà quello di sabato 31 ottobre con la voce di Francesca Incudine. Per l’occasione, la giovane artista di origine ennesi presenterà il Cd “Iettavuci”, accompagnata dai fiati di Carmelo Colajanni. Si tratta del suo primo lavoro discografico nel quale risuonano forti la cultura e la memoria della Sicilia: tredici canzoni, prodotte sotto la direzione artistica del fratello Mario Incudine.
Una piccola pausa e poi, sabato 28 novembre, ecco le affascinanti sonorità jazz-manouche del duo Nicola Giammarinaro (clarinetto) e Franco Giannola (banjo e pianoforte) con “La Sicilia, la banda e New Orleans”.
Chiuderà la rassegna, sabato 19 dicembre, “Ammaje, insieme tra sound etnici e suoni della natura”, spettacolo che vedrà in scena il duo di percussioni composto da Daniele Schimmenti e Salvo Compagno.
L’ingresso agli spettacoli costa 10 euro e comprende un calice di vino. Con 25 euro, invece, si potrà non solo assistere alla raffinate perfomance in cartellone ma anche cenare gustando le prelibatezze in tema con le serate. Info e prenotazioni al tel. 090.9746245 oppure scrivendo all’e-mail info@parcojalari.com.