Un progetto contro l’obesità e il sovrappeso. Lo ha varato l’associazione LIBERTAS grazie alla determinazione del suo presidente regionale, Antonio Mazzaglia, per dare risposte più concrete a due problematiche che riguardano le fasce dell’età scolare.
Un intervento che coinvolge in modo specifico l’I.C. Scolastico Statale “Wojtyla” di Palermo, l’I.C. Scolastico “Don Bosco” e la media di Santa Maria di Licodia, l’Istituto Alberghiero e Turistico “Rocco Chinnici” di Nicolosi e alcuni enti locali della Sicilia che, con vari eventi di natura divulgativa, sportiva e ricreativa, hanno già portato e continueranno a portare all’attenzione dell’opinione pubblica un problema che vede la Sicilia primeggiare tra le regioni italiane per fanciulli obesi, così come l’Italia in Europa.
In linea, poi, con l’adesione che il presidente della LIBERTAS nazionale, il prof. Luigi Musacchia, ha finalizzato alla partecipazione all’Expo di Milano, questo particolare progetto sta raccogliendo la sfida di coinvolgere le nuove generazioni per un futuro di alimentazione equa e solidale.
«In questa prima fase – spiega Mazzaglia – abbiamo coinvolto 800 studenti, ai quali abbiamo dedicato alcuni momenti all’interno degli stessi istituti, distribuendo una mini guida della salute su alcuni consigli da seguire per vivere al meglio la loro giovane vita. Una volta ripartite le lezioni, scenderemo ancora di più nello specifico, anche perché si tratta di temi sempre attuali. Prevediamo, poi, anche dei premi per gli studenti che parteciperanno a tutto il percorso».
Avendo, poi, la LIBERTAS avviato un intervento sulle dipendenze alla media “Wojtyla”, gli operatori dell’associazione inseriranno anche questo lavoro sull’obesità all’interno di quel progetto.
«Perché, quando si parla di dipendenze – aggiunge il presidente regionale di LIBERTAS – si deve pensare anche a quelle alimentari, non meno preoccupanti di altre. Fondamentale per guardare a 360 gradi al benessere dei nostri ragazzi».
Numerosi di obiettivi primari di “Mens sana in corpore sano”: sensibilizzare e informare per una corretta alimentazione abbinata alla pratica sportiva; valorizzare le tradizioni gastronomiche regionali per colo che praticano attività sportiva; coinvolgere il territorio e le famiglie; attivare percorsi di prevenzione e di educazione finalizzati a combattere i disturbi alimentari; promuovere lo sport e le attività sportive come indice di benessere e integrazione.
Senza dimenticare le attività di formazione degli operatori sportivi sul valore della nutrizione, al fine di realizzare reti di collaborazione con istituti scolastici a indirizzo alberghiero e, infine, giungere all’elaborazione delle cosiddette “Ricette per lo sport”, alle quali ispirarsi per potere fare capire ai più giovani che è possibile veramente “mangiare sano ….con gusto”.