Un’ambientazione epica e green, tra alberi secolari, nel più antico orto botanico d’Europa. Per la XXXI edizione de La Macchina dei Sogni, il festival di teatro di figura e di narrazione diretto da Mimmo Cuticchio, quest’anno è stato scelto un paesaggio inusuale che si sposa perfettamente alla letteratura epico cavalleresca, input alla narrazione: l’Orto Botanico di Palermo, creato nel 1789 da Léon Dufourny sul piano di Sant’Erasmo, che secoli prima aveva ospitato i roghi della Santa Inquisizione.
Al progetto di Mimmo Cuticchio sono accorsi entusiasti “colleghi” da tutta Italia: «Tra i sentieri, sotto la luna” (è il titolo scelto) ha avuto le guarattelle napoletane di Bruno Leone, il “teatro delle mani” di Marcel Gorgone, i pupi dei Cuticchio con le musiche eseguite dal vivo de GliArchiEnsemble, i medievali In Taberna, le ombre del Teatro degli Incompatibili. Azioni teatrali diverse ogni sera, immersi tra Ficus, carrubi, il Gymnasium, l’erbario nel rispetto assoluto del verde e degli alberi secolari, alla luce del tramonto.