Che il “Gattopardo” sia stato tradotto più volte in giapponese è noto. Ma adesso nel paese del Sol Levante si scoprono anche i racconti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, quel suo mondo profondamente siciliano popolato da piccoli personaggi e sensuali sirene. La traduzione si deve alla studiosa Naomi Takeya – che ha già tradotto Vittorini, Brancati e Leonardo Sciascia, che ha conosciuto di persona nel 1985 – che ha curato la prima versione in giapponese de “I racconti”, mentre Isao Waki ha lavorato su “Il Gattopardo” e “Lezioni Stendhaliane”, fornendone una traduzione più moderna e accattivante delle precedenti.
L’antologia “Tutte le opere di narrativa di Giuseppe Tomasi di Lampedusa” sarà presentata venerdì 19 dicembre, alle 19, all’Osaka club di Osaka, a corredo di un concerto del mezzosoprano e compositrice siciliana Teresa Nicoletti accompagnata dalla pianista giapponese Hiroko Morishita. Organizza l’Istituto Italiano di Cultura di Osaka, con il patrocinio dal Consolato generale d’Italia e il sostegno di Alitalia e del Cidim (Comitato nazionale italiano musica) ed è dedicato alla Sicilia.
«I giapponesi sono molto curiosi della cultura e della musica italiane – sorride Teresa Nicoletti – adorano la nostra storia e sono rimasti affascinati dai racconti siciliani, dalle nostre canzoni e dalle arie d’opera. Sognano di venire in Italia e assorbono tutto, atmosfere, curiosità, persino la cucina. Purtroppo non conoscono molto la letteratura e queste traduzioni sono un contributo importantissimo».
Teresa Nicoletti affronterà un repertorio di arie d’opera tratte da “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni e da “Norma” di Vincenzo Bellini, cui faranno seguito due composizioni originali dello stesso mezzosoprano, “Mia Ustica”, inno ufficiale della piccola isola di fronte Palermo e “Quando appare Torretta”, testo di Giuseppe Vitale, inno officiale del Comune di Torretta, alle porte del capoluogo siciliano, che verrà eseguito in prima assoluta mondiale.