Il “Gran Ballo del Gattopardo”, l’evento che far rivivere l’atmosfera romantica di Don Fabrizio, Angelica e Tancredi, i protagonisti del celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa si è celebrato per la sua ventiduesima volta ed è stato il Grand Hotel Et Des Palmes di Palermo ad ospitarlo. Si è esibita la compagnia nazionale di Danza Storica, diretta da Nino Graziano Luca con balli, momenti di lettura dei brani più significativi del romanzo e un repertorio musicale da Verdi a Nino Rota, da Strauss a Puccini, passando per le arie d’Opera.
L’evento ha preso il via con la visita a Palazzo Ganci, il set originale della scena del ballo nella pellicola di Luchino Visconti. I costumi del Gran Ballo del Gattopardo sono stati realizzati da sartorie artigianali richiamandosi ai quadri ottocenteschi, alle illustrazioni d’epoca o alle indicazioni ricavate dalle opere letterarie di Dickens, Balzac, Flaubert, Mann, Tolstoj, Stendhal.
«Il Gattopardo rimane un classico letterario e cinematografico intramontabile – ha affermato Nino Graziano Luca –. L’opera letteraria, oltre a offrire la più verosimile narrazione del risorgimento in Sicilia vissuta dalla élite ottocentesca, è uno straordinario compendio dei costumi e della società dell’epoca, stretta nella morsa tra le istanze di libertà e progresso, e l’ancient régime che stava per tramontare: tutto questo è stato riproposto fedelmente nel capolavoro cinematografico di Luchino Visconti, un film che ancora oggi fa scuola. Il nostro evento – ha continuato – prende le mosse dall’indimenticabile scena della pellicola riproponendo le coreografie originali del valzer e anche della quadriglia».
«Le nostre rievocazioni – ha commentato Nino Graziano Luca – riportano in vita un’epoca in cui le élite ottocentesche si incontravano a Parigi, Londra, Vienna, San Pietroburgo ma anche a Palermo, decidendo, spesso durante eventi mondani, i destini politici e sociali di un Paese. Anche l’opera letteraria di Giuseppe Tomasi di Lampedusa rimane una testimonianza della Sicilia di cui andare fieri – ha continuato – al di là delle valutazioni storiche, stiamo parlando di un periodo in cui la nostra terra visse un momento prestigioso. Con i nostri eventi cerchiamo di aggregare culturalmente i partecipanti provenienti da alcune capitali europee, da molte città italiane ed ovviamente dalla Sicilia, nella quale ho scelto Carla Favata come ambasciatrice della Compagnia Nazionale di Danza Storica Harmonia Suave che, come sempre, sta facendo un eccellente lavoro unitamente ai nostri consoli e collaboratori delle città di Palermo, Catania, Siracusa, Mazara, Licata e Campobello». © Riproduzione riservata