di Milvia Averna. Porta un bagaglio leggero, Giuseppe Milici, affascinante e schivo musicista siciliano, e forse, anche per questo, è arrivato lontano. Pesa, infatti, soltanto 170 grammi ed è lunga 17 centimetri, la sua armonica a bocca, lo strumento che ha scelto quand’era piccolo e a cui ha dedicato tutta la sua vita.
Sta celebrando una stagione estiva ricca di concerti, Giuseppe Milici, apprezzato da un pubblico sempre più vasto che lo ripaga dei sacrifici della sua scelta di vita. Quella per l’armonica, infatti, non è stata una passione nata all’improvviso per cui ha scoperto un innato talento. È stato un progetto preciso nato dalla visione di un ragazzo che passeggiava per strada, suonando. L’idea di libertà nel fare musica, in ogni momento e senza costrizioni, lo ha convinto a dedicarsi anima e corpo alla sua arte e allo studio.
Chi è Giuseppe Milici
Oggi, cinquantenne, pignolo e determinato, uno dei pochissimi e affermati armonicisti in italia, ha alle sue spalle un lungo percorso, fatto insieme al suo “giocattolo”, come affettuosamente chiama lo strumento, costellato di grandi successi pubblici e permeato dal consenso e dall’ammirazione anche di chi non si intende di musica ma apprezza le melodie che riesce a tirar fuori avvicinando l’armonica alla sua bocca.
Pubbliche virtù e passioni private
E la leggerezza è anche la cifra stilistica della sua vita privata, scevra da legami, sempre in viaggio, concerto dopo concerto, in Italia e nel mondo. Leggera ma non semplice, visto che ha gusti sofisticati e miti lontani. Frank Sinatra, Cary Grant, le atmosfere eleganti degli anni Cinquanta e, soprattutto, una passione per i jet privati, simbolo del lusso ma anche dell’assoluta libertà di partire verso ogni destinazione.
Il maestro Milici, come lo chiamano in tanti, appellativo che data la giovane età accoglie con imbarazzo per un pizzico di modestia ma che gli piace tanto, ha scelto Palermo come punto fermo della sua vita, anche per la devozione verso la sua famiglia d’origine. Coltiva la sue amicizie nell’ambiente dei talentuosi musicisti del Capoluogo, ed è facile incontrarlo con Marcello Mandreucci, con cui è spesso anche sul palco o a Villa Airoldi ai campi golf, sua grande passione.
Le donne nel cuore di Giuseppe Milici
Ed appartiene al mondo musicale siciliano anche la donna, una cantante, con cui ha trascorso molti anni della sua vita. La più importante resta comunque la mamma che lo ha spinto a rinunciare al posto fisso e a osare una carriera nella musica e la cugina Barbara Milici che è la sua prima fan e fotografa ufficiale.
Il video che fa parlare i fan con la cantante di Ballando con le stelle
Ed è ancora una cantante, Gaia Gentile, voce di “Ballando con le Stelle”, che lo ha accompagnato in una delle ultime tappe di successo allo Stand Florio di Palermo, con cui i fan ipotizzano che sia nata una storia, complice un video postato dal musicista sul suo profilo Fb, a bordo della sua amata decappottabile, in cui la coppia artistica mostra grande affiatamento.
Pippo Baudo e il successo televisivo
Dal piano privato a quello pubblico, l’uomo, professionalmente più importante per Giuseppe Milici è stato Pippo Baudo che nel suo periodo di massimo potere televisivo l’ha voluto con sè in Rai e a Mediaset. Dai racconti del maestro Milici, un’altra figura chiave però sembra essere anche un vicino di casa, che ai tempi delle sue apparizioni in tv, gli ha restituito la misura del suo successo. Lo stesso, infatti, che quando lui si esercitava a casa lo ammoniva bonariamente di “smetterla con quel sunettu”, ad un suo ritorno da Roma lo ha accolto festosamente in pubblico dicendo: “Questo ragazzo io l’ho visto crescere”.
La nostra intervista al maestro Giuseppe Milici
Tre aggettivi per descrivere Giuseppe Milici
Sincero, meticoloso e resiliente
Come sei sul palco e cosa cambia quando scendi? Che rapporto hai col pubblico?
Sul palco sono sempre sereno, e come sono sul palco sono nella vita di tutti giorni. Il mio rapporto col pubblico è eccellente! Mai avuto paura e ad ogni concerto, prima di suonare, mi preparo pensando come se fosse una mia dichiarazione d’amore nei confronti di chi mi ascolta.
Come si svolge una tua giornata tipo quando non sei fuori per concerti?
La mattina studio, il pomeriggio gioco a golf e la sera a cena in un ristorante o in trattoria e poi a casa a vedere la tv. Monotona ma mi piace tanto.
Musica, libri, televisione: quali i tuoi gusti?
Musica tutta, dal jazz alla brasiliana, passando per il pop ma su tutti c’è Frank (Sinatra). Libri pochi ed in inglese, per unire l’utile al dilettevole. Amo Woody Allen e Groucho Marx dei quali ho letto tutto, e mi piacciono le pellicole, soprattutto americane, di periodo che va dal dopoguerra fino agli anni ’70, quindi Vietnam, Kennedy, Marylin Monroe. Che siano biografie, storie inventate o altro poco importa.
A tavola cosa ti fa impazzire e cosa detesti?
Amo la bottarga e il tartufo che, per ovvie ragioni mangio raramente, e non c’è nulla che detesti.
Sei mondano? Come ti piace trascorrere il tuo tempo libero e con chi?
Mai stato mondano quando sono libero sto a casa da solo
Chi sono i tuoi amici storici?
E’ difficile che io esca con qualcuno se non per motivi professionali perchè sono un solitario. Alcune delle persone con cui amo stare sono Marcello Mandreucci, Mario di Ferro, Sebastiano Alioto, Antonio Zarcone, Roberto Gervasi. Mi rendo solo adesso conto che la lista sarebbe interminabile. Aggiungerei alcuni amici del golf con cui gioco tutti i giorni come Gabriele Boscaino e quelli di lunga data, Stefano Salamone, Mario Manunta, Giovanni Nogara, Calogero La Paglia, Osvaldo Cremona.
Facciamo un po’ di numeri, quanti concerti e quante armoniche hai posseduto fino ad oggi?
150 armoniche e le ho conservate tutte quindi il numero è realistico, e circa 3600 concerti in 36 anni di attività, questo non è un dato precisissimo ma non si discosterà tanto dalla realtà.
I palcoscenici più importanti che hai calcato e quelli che sono rimasti nel tuo animo?
Fenice di Venezia e Blue Note di New York sono i primi due che mi vengono in mente, ma momenti splendidi li ho vissuti in posti sconosciuti dove però si è venuta a creare un’atmosfera magica.
Le collaborazioni artistiche più importanti?
Sono tantissime e sicuramente alcune mi sfuggiranno ma quelle che mi vengono subito in mente sono: Neja, Peter Cincotti, Francesca Alotta, Fabio Concato, Gianni Morandi, Toots Thielemans, Giancarlo Giannini, Gino Paoli, Gigi D’Alessio, Lina Sastri, Antonella Ruggiero, Amii Stewart, David Riondino, Simona Molinari, Dirotta su Cuba, Sasà Salvaggio, Gegè Telesforo, Beppe Vessicchio, Massimo Ghini, Vince Tempera…
Il tuo desiderio ancora da realizzare?
Era quello di suonare con Paul Shaffer nel programma di David Letterman. Desiderio ormai quasi irrealizzabile perché il Late Show ha chiuso i battenti, però potrebbe anche tornare. Sono stato tre volte a vederlo dal vivo, sia lo spettacolo che le prove, e l’emozione è stata davvero tanta.