Due giornate di conferenze – svolte alla facoltà di Giurisprudenza e all’Archivio Storico di Palermo – sui diritti umani e i flussi migratori e una serie di eventi collaterali che hanno permesso un interscambio culturale fra la Sicilia e il Marocco, a Palermo. E’ la sintesi di una settimana intensa che ha visto il capoluogo siciliano al centro del dibattito sui diritti umani grazie ad un incontro di due territori impegnati – ciascuno con la propria cultura – nell’impegno umanitario.
La “Conferenza internazionale sulla dignità umana. Tra giustizia sociale, diritti umani e flussi migratori” che si è conclusa ieri nasceva dalla comune volontà di Giorgia Butera, presidente di Mete Onlus, e Sara Baresi, presidente Protea, associazione per la Tutela dei diritti dell’uomo. Oltre ai due convegni istituzionali, le rappresentanze italiana e marocchina hanno potuto godere della visione del golfo del capoluogo siciliano sulle imbarcazioni della Lega Navale di Palermo, da sempre legate al volontariato, e di conoscere i principali luoghi culturali della città di Palermo: l’Accademia di Belle Arti, il Centro Sperimentale di Cinematografia, l’Archivio Storico, i monumenti dell’Itinerario arabo-normanno, la sede dell’Arsenale della Regia Marina.
Un evento che si è svolto all’insegna della riflessione su tematiche fondamentali per un dialogo franco e aperto che ponga freno alle barbarie e che si è concluso con un meritato quanto inaspettato riconoscimento: in concomitanza con la Conferenza Internazionale sulla dignità umana, infatti, Giorgia Butera, sociologa e scrittrice, è stata insignita della medaglia al valore per il suo impegno umanitario internazionale da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. © Riproduzione riservata