Una denuncia contro la mafia dilagante e la speculazione edilizia, ma anche un omaggio carico di poesia per una Catania che non esiste più. Un viaggio emozionante, quello che propone il catanese DOMENICO TRISCHITTA, scrittore e autore per il teatro, che alle 18 di GIOVEDI’ 31 MARZO sarà al Caffè del Teatro Massimo per presentare “L’Oro di San Berillo” (Algra editore), dramma in due atti impreziosito dai bellissimi scatti di Giuseppe Leone. Un racconto avvincente che cattura per il suo linguaggio crudo e vivace, con il quartiere di San Berillo che assurge a metafora.
«Nell’arco di sessant’anni – scrive Trischitta – si consuma la tragedia esistenziale di una comunità di catanesi che ha scelto come filosofia di vita l’arte di arrangiarsi. Prima i bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale, poi lo sventramento urbano alla fine degli anni Cinquanta, hanno fatto di questo disordinato agglomerato di case, situato nel cuore del centro storico della città, “un’anima purgatoriale” alla ricerca della propria identità».
Il libro sarà introdotto dalla scrittrice palermitana BEATRICE MONROY che darà via via la parola a Bruno di Chiara, Giuditta Vasile e Claudio Zappalà, allievi della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Teatro Biondo, diretta da EMMA DANTE, che si alterneranno nella lettura e interpretazione di alcuni brani. Sarà presente anche Giuseppe Leone.