Una gigantesca luminaria artistica accenderà il water front di Palermo e darà il via ad una mostra personale che porta la firma di Domenico Pellegrino. Una installazione, quella che sarà inaugurata sabato 11 giugno alle ore 18.30 a Palazzo Forcella-De Seta, che è anche il simbolo della mostra, dal titolo “Incursioni” ambientata fra le stanze di uno dei palazzi più antichi e decadenti dell’Ottocento siciliano.
I supereroi “vestiti di Sicilia” da Pellegrino si presentano al pubblico. Dall’uomo ragno con i colori dei carretti siciliani, alle luci delle luminarie, i cuori, i cerchi e le icone pop, diventate mitiche grazie alla televisione. «Le mie – racconta Pellegrino – sono trame di un canto che narra di pulsioni, del sole, della vita. Racconto la Sicilia perché è la terra in cui sono nato e che mi dona ispirazione, quella delle feste patronali e delle architetture allegre. Ed è questa voglia di rendere vivi i luoghi in cui le mie opere sono presenti che è l’essenza stessa della mia produzione».
Opening sabato 11 giugno ore 18.30
In mostra fino al 31 luglio 2016.
Orari
lunedì-venerdì 09.00-13.00 | 15.30-18.00
sabato-domenica 11.00-19.30
Palazzo Forcella de Seta, salita Santi Romano, 30 (Piazza Kalsa), Palermo
Domenico Pellegrino, nato a Mazzarino in Sicilia del 1974, ha frequentato l’Istituto d’arte e l’Accademia di Belle arti di Palermo. La formazione e la passione per l’arte iniziano già dalla sua infanzia, osservando il papà pittore e misurandosi nel tempo con pennelli, tele, acrilici, creta e argilla. Evoluzioni, contaminazioni, il vivere bohémien dei primi anni nel cuore del centro storico di Palermo, hanno segnato il percorso dell’artista. Pittura e scenografia sono i suoi primi amori, ma la forza della scultura scatena la vera passione. È nel centro storico di Palermo, in un piccolo appartamento alla Vucciria, mercato storico della città, pieno di odori, di sapori, di gente, di mestieri antichi, di contrasti forti che nasce la collezione supereroi. Realizzate secondo tecniche artigianali tramandate da generazioni in generazioni, le sculture policrome, sono appositamente esasperate e rivedute in quei dettagli iconografici ricchi di tradizione.