Annunciato da tempo, l’incontro organizzato da Patrizia Di Dio “Donne al lavoro: misure a sostegno” si è celebrato regolarmente nel giorno più scomodo per il mondo della rappresentanza palermitana dei commercianti e cioè all’indomani dell’arresto di Roberto Helg presidente della Camera di Commercio, nello stesso palazzo di via Emerico Amari a Palermo.
Sull’assenza dell’illustre relatore nessuna parola, se non la giustificazione di un’indisposizione dello stesso, e la Di Dio granitica presidente del Terziario Donna di Confcommercio, non ha battuto ciglio e ha sfoderato il suo miglior sorriso rassicurante, lo stesso che alcuni anni prima riusci ad ammorbidire persino il rigido Mario Monti.
Ma gli amici la dipingono molto turbata, lei, infatti, crede nell’esempio e tutti i giorni porta avanti la sua azienda nel settore moda, a differenza di Helg che non aveva più attività aperte pur continuando a rappresentare quelli che lottano quotidianamente per non abbassare la saracinesca.
L’accusa per Helg è una delle più infamanti: aver preso una tangente da un ristoratore per restare all’interno dell’aeroporto. Un tradimento del proprio mandato e della propria storia. I rumors in città si rincorrono, e tutti i media nazionali hanno dato la notizia. Appare inspiegabile perchè una famiglia così importante, cuore dell’alta borghesia, possa aver fatto questa brutta fine, immorale se si pensa alle dichiarazioni pubbliche di Helg e se si considera l’età del presidente che dovrebbe essere quella della saggezza e della riflessione e non dell’accumulo di altri soldi da spendere.
Forse potrebbe essere per Confcommercio l’occasione per scegliere una donna alla sua guida o per lo meno qualcuno che nel commercio ci sia davvero. © Riproduzione riservata