«Incatenate perché avete incatenato il nostro futuro» Deborah Ragusa, attrice e presentatrice palermitana ma anche operatrice del call center di Accenture ha messo in scena, insieme ad alcuni colleghi, una pubblica protesta sul tetto dell’ufficio di via Ugo La Malfa a Palermo, con simboliche catene, che evidenziano lo stato di sofferenza e prostrazione dei 262 lavoratori che rischiano il posto per la minaccia di chiusura. «Stiamo soffrendo parecchio – spiega la Ragusa – quella che ci stanno riservando le due aziende in ballo è un’agonia lenta e dolorosa». Le due aziende coinvolte sono Accenture azienda che fornisce servizi outsourcing e BT Italia Committente. Bt ha deciso di recedere il contratto con Accenture anticipatamente rispetto ai tempi di scadenza.
A seguito di diversi incontri al Mise ai lavoratori è stata fatta una proposta «inaccettabile che lede la dignità. Le aziende per poterci riassumere richiedono un significativo abbattimento dei costi del lavoro, nonostante entrambe siano due colossi che non vivono alcuna crisi, ma che al contrario sono giornalmente citate sui giornali d’alta finanza perché sono in continua crescita. Ciò che ci fa stare maggiormente male – continua Deborah Ragusa – è il fatto che ci sia stato chiesto di firmare una “tombale” per la quale è stata richiesta un’adesione del 100%. Firmando un accordo tombale, il lavoratore s’impegna a non far vertenza all’azienda per eventuali controversie subite. È come se volessero chiuderci la bocca con un pezzo di nastro isolante – conclude – per poter compiere indisturbatamente le proprie azioni».
Negli ultimi mesi i lavoratori hanno fatto di tutto per dar voce alla loro vertenza e hanno avuto l’appoggio di diversi vip che tramite i social si sono mostrati solidali inviandoci foto con la scritta #262 a casa. © Riproduzione riservata