di Milvia Averna – Ci sono cose che non cambiano ai matrimoni: le lacrime e l’emozione degli sposi e dei loro genitori, il caldo in chiesa se sono fatti d’estate, gli abiti delle invitate che sono la cosa più interessante da commentare e i cappellini che non sono mai abbastanza. Che siano “sposo e sposa” o “sposo e sposo” come nel caso di Roberto e Giovanni, protagonisti del primo matrimonio gay a Palermo in chiesa, quando si tratta di matrimoni, su queste cose ci puoi sempre contare.

L’augurio di Glitter a questi sposi è che l’unico attacco da cui difendere insieme, come marito e marito, sia il lancio di riso, petali e coriandoli, subito all’uscita della chiesa. A proteggerli alla fine della cerimonia è stato l’ombrello Rainbow, i colori arcobaleno, simbolo dei diritti degli omosessuali. Un gioco di immagini significativo, intelligente e divertente ideato da Maria Macchiarella, la wedding planner palermitana che ha curato ogni dettaglio della chiesa, la Valdese di via Spezio a Palermo e della festa al Sea Club di Terrasini.
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Tutte le foto della cerimonia e del party nei prossimi giorni su Glitter. Adesso solo un assaggio
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