La nonna di Cappucetto Rosso ha rovinato la categoria! Inerme, ingenua, rappresentata sempre in camicia da notte, malata e a letto con tanto di cuffietta in testa. Per secoli, ha contaminato l’immaginario collettivo con lo stereotipo della donna che, ricevuta la benedizione dei “figli dei figli”, smette di essere femmina. Sono tante, invece, le donne che, pur avendo già dei nipotini, hanno fascino da far invidia alle ventenni. Belle come modelle, impegnate e sportive, abbiamo chiesto ad alcune glitter ladies come si sentono nei panni di una nonna. Riportate in ordine di arrivo delle risposte.
Cinzia Gizzi
La Michelle Hunziker palermitana, simbolo di nonna giovane e bellissima prima ancora che lo diventasse la nota soubrette nazionale. A 56 anni Cinzia Gizzi, presentatrice televisiva e storica speaker radiofonica palermitana è la nonna glitter per eccellenza. Ha tre figli, Martina Cavalli, di 34 anni che pochi mesi fa l’ha resa nonna di Ludovica, Marco Di Somma di 26 e Margherita Catalano di appena 9 anni.
«Tre figli in tre differenti fasi della mia vita – racconta Cinzia – . Ho sempre sentito molto forte il mio istinto materno. Felice della mia prima maternità a 22 anni, non ho rinunciato a nulla, con il sostegno anche di nonni straordinari. Ho continuato la mia professione, allora ero una conduttrice radiofonica di Radio Studio Sicar e presentavo eventi e manifestazioni. Ho solo interrotto i miei studi universitari ma per questo nessun rammarico. Non ho mai ritenuto la laurea una cosa indispensabile. Dovessi rinascere, rifarei tutto. Diventare mamma da giovane – dice -, ti fa essere meno ansiosa e questo credo aiuti i figli a crescere velocemente e ad acquisire una maggiore indipendenza. La gente al parco e in giro, pensava che io fossi la baby sitter. Martina era bionda, io scura, lei cicciottella, io super magra. Oggi dico che eravamo due bambine, siamo cresciute insieme, troppe volte scambiate per sorelle, spesso ci ritroviamo complici».
La seconda maternità a 29 anni e quindi a 47. «Lo considero un dono straordinario. Hai raccolto così tante esperienze che vorresti sempre anticipare tutto, per proteggere tua figlia in ogni circostanza. Un po’ quello che succede alle nonne. Oggi sono nonna di Ludovica, ha poco più di un mese. Non una sorpresa, sapevo che poteva accadere e aspettavo con ansia. Sono stata la prima della famiglia a tenerla tra le braccia. Prima di me, solo la mamma. La tenevo stretta e mi dicevo che un neonato ha bisogno del contatto. Una cosa che ogni genitore deve tenere a mente. A me dicevano di non tenere in braccio troppo i miei figli, perché poi si abituano. Alle neo mamme dico, concedetela questa bella abitudine, è già un primo passo per infondere loro sicurezza che servirà quando diventeranno adulti».
Gabriella Tutone
63 anni, una figlia di nome Carlotta di anni 36, attivissima nella sua professione e due nipotine Elena di 6 anni e Gloria di di 7 mesi. Avvocato civilista iscritta all’albo dei Cassazionisti, «potrei definirmi anziana – spiega Gabriella Tutone – ma nel mio caso l’anzianità si riferisce soltanto agli anni di professione, non certo all’età anagrafica. Infatti, quando sono con le mie nipoti, le scambiano per le mie figlie, evidentemente il mondo è costituito da persone molto gentili».
Ama ballare il tango, che ha studiato per tre anni e che balla ancora oggi: «Il tango è un ballo che esalta la femminilità e ricompone i ruoli tra uomo e donna, purtroppo oggi dimenticati» Ama fare camminate, allenamento TRX, una disciplina di origine militare il cui nome è un acronimo di Total Resistance eXercise, e bere dell’ottimo vino in compagnia degli amici. «Appartengo alla generazione in cui le donne hanno lottato per il riconoscimento dei nostri diritti – racconta -, ma non sono mai stata una femminista, infatti utilizzo il titolo di avvocato e non di avvocata poiché ritengo che assumere una difesa non ha sesso».
«Diventare nonna è stata una grandissima gioia, avere tra le braccia mia nipote Elena, per prima, e Gloria dopo mi ha fatto ritornare indietro nel tempo, quando stringevo mia figlia Carlotta. Ho comunicato al mondo di essere diventata nonna, che non ho mai associato a questo il mio andare avanti negli anni, anzi per me è stato un modo per tornare indietro e rivivere quelle forti emozioni assopite. Elena è stata da subito una bambina speciale buona e molto intelligente. Con lei condivido il gusto per il bello, per l’eleganza e per il ballo».
«Gloria è una bellissima bambina di 7 mesi e per addormentarla le canto Il cielo in una stanza versione jazz. Quando comincio a cantare lei mi guarda e mi sorride e poi la soavità della voce la rilassa sino ad addormentarsi. Entrambe sono bambine allegre che socializzano con tutte le persone che incontrano, come la nonna Gabri. Sono una nonna moderna, poiché entro in contatto con le mie nipoti con semplicità. La nonna tradizionale la esplico nel rispetto dei ruoli che ritengo importante per una sana crescita. Elena mi chiama Nonna Gabri. Mi auguro di essere per loro una nonna speciale come mia nonna lo è stata per me».
Liliana Ficarra Casarubea
Mamma di Federica e Alfonso Casarubea, quasi 56 anni di età è diventata la nonna di Tato 6 anni fa e, a seguire, di Elia che ha 3 anni. Tra gli eventi che hanno sottolineato la sua avvenenza ha posato per un servizio moda di Pucci Scafidi 7 anni fa. «Il mio hobby – racconta Liliana Ficarra – è semplificare la vita a miei familiari. Diventare nonna è stata emozione pura. Sono una nonna tradizionale nell’alimentazione e moderna perché parlo tanto con loro e gioco tanto».
Lavora in una gioielleria in via Libertà con il marito, «anche solo per questo – dice – siamo una coppia di supereroi!». Sì è sposata a 20 anni ed è subito diventata mamma «sono cresciuta con i miei figli, Federica che ha 35 anni ed è avvocato e con Alfonso, abbiamo un rapporto speciale e lavoriamo insieme. Mi piace tanto dipingere, infatti, realizzo quadri emozionali, che poi regalo ai miei. Adoro il mio lavoro, creare gioielli, rivisitarli, ristrutturarli. Sono l’antisportiva per eccellenza, amo dedicarmi di più allo spirito che al corpo».
Erminia De Simone Imburgia
59 anni, 3 figli, Giovanni Imburgia, Giuliana Imburgia e Gaia Imburgia, due nipoti, Sergio e Alessandro. Professione supermamma con l’hobby della danza e la passione per il suo cane e il suo gatto, «Diventare una nonna – racconta Erminia De Simone Imburgia – è una bellissima esperienza. Non sono una nonna tradizionale né full time. Forse sono un po’ sporadica ma adoro i miei nipoti. Prima che nascesse Sergio, che adesso ha tre anni e mezzo, non pensavo di farmi chiamare nonna ma poi quando lo ha detto per la prima volta con la sua vocina non ho resistito e ho detto “Ok, va bene!”».
Antonella Lupo
53 anni ad agosto, 4 figli Ferdinando e Dorotea Sole di 16 anni, e Elio di 27 e Chiara Frati di 31 anni. Quest’ultima le ha dato il primo nipotino, Eyad, che lei chiama Nanni. Antonella Lupo, libera professionista, prima si è occupata di editoria ed eventi ora è capo area farmaceutico per la Sicilia per la Just Pharma, è una nonna molto impegnata. Sposata con il noto albergatore Vicio Sole, è anche presidente di un circolo intitolato al barone Pietro Emanuele Sgadari di Lo Monaco detto Bebbuzzo, fa parte dell’associazione Crocerossine d’Italia sezione Palermo ed è rotariana. In ultimo è anche fotografia e ha pubblicato un suo libro.
«Il mio hobby – racconta Antonella Lupo, – è mangiare e cucinare, con la passione che che alberga in me per ogni cosa che faccio. Mi sento una grand maman, non sono ancora pronta per essere chiamata nonna, perché mi sento ancora più una mamma. Anche se ho idee tradizionali, più che una nonna moderna sono una bambina con esperienza. Vietato quindi, al momento, chiamarmi nonna».
Gaia Maria Conti
63 anni e due figlie, Ottavia Zappalà che vive in Arizona e Clelia Zappalà, in Estonia. E, quindi, due nipoti in Estonia, Leila e Arlo e due in America, Olimpia e Carl. Gaia Maria Conti è sicuramente una nonna con la valigia, oltre che di grande eleganza. «Sono linguista di formazione, inglese, francese ed arabo – racconta Gaia Maria Conti -. Dopo un’esperienza di traduzione ho preferito lasciare la Regione siciliana e cercare un posto nella scuola che è la mia grande passione. Sono docente di scuola primaria al convitto nazionale Giovanni Falcone di Palermo. Ho vissuto lontana da Palermo per circa 40 anni. Ci sono tornata l’anno scorso e me la sto godendo enormemente. Nella scuola posso usare le mie competenze linguistiche e la mia passione per la storia e per la didattica della storia e per i bambini in attesa di tornarmi a godere i miei nipoti».
Margherita Di Matteo
58 anni, nonna della dolcissima Margherita di 18 mesi, ha l’hobby del crossfit e si vede dal corpo scolpito. «Mi alleno ogni giorno da circa 10 anni – racconta Margherita Di Matteo -, mi piace anche il cinema, la lettura e tutta la musica. Diventare nonna è stato bellissimo e appagante. Purtroppo non posso vivermi mia nipote giornalmente perché abita a Milano. Margherita è una bambina unica, socievole, curiosa e molto divertente. Quando vado a trovarla cerco di godermi ogni singolo secondo. Non sono una nonna tradizionale, ma quando siamo insieme, amo prendermene cura giocare e farci tante coccole».
Claudia Arciresi
«Anche se lo desideravo, pensavo che sarei diventata nonna chissà quando e invece – racconta Claudia Arciresi – all’improvviso la dolcissima notizia da mia figlia Lara. La nascita di mio nipote Pericle mi ha cambiato la vita, ha riacceso il mio cuore, dopo un crollo mio fisico e mentale. Sono rinata più forte di prima grazie al mio nuovo amore». 55 anni, Claudia Arciresi ha lavorato per 21 anni come insegnate di fitness nella palestra di famiglia. Poi il marito è andato via con una ventenne, dopo 21 anni di matrimonio felice, e per Claudia ha significato cadere in depressione.
«La nascita di mio nipote mi ha fatto resuscitare – ha raccontato -, sono tornata felice, sportiva e stimolata verso la vita. Per Pericle sono una nonna tradizionale nelle coccole e nell’inculcargli i sani principi di educazione e rispetto. Mi chiama “nanna”. Diventare nonna, a qualsiasi età, è un grande privilegio, anche un cuore di marmo si scioglie davanti ad un nipotino, rinasce in una meraviglia unica e indescrivibile».
Marinella Arena
Nata a Palermo, quasi 57 anni fa, fa l’agente per un’azienda che si occupa di apparecchiature mediche. E’ diventata nonna 3 anni fa di Ginevra e tra settembre ed ottobre diventerà nonna di altri due nipoti, uno dei quali è sicuramente un maschio. Marinella Arena ha 3 figli, Manfredi, Corrado e Costanza: «Amo cucinare, ballare, ridere e conversare con gli amici. Mi rilasso facendo lavori manuali di tutti i tipi, adoro fare sport e soprattutto amo essere nonna. Con Ginevra sono tradizionale per quanto riguarda l’educazione e l’alimentazione, sono molto esigente in tal senso. Lei si diverte tanto quando è con me perché giochiamo, balliamo, ci trucchiamo e ci inventiamo ruoli. Quasi sempre decide lei, se io sono un leone lei è la leonessa, se lei è Fiona, io sono Ciuchino. Ginevra è una bambina socievole, allegra, solare ed egocentrica e in questo dicono tutti che sia molto simile a me».