Doppio appuntamento siciliano per celebrare in presenza la Giornata nazionale dell’associazione “Le Donne del Vino”, giunta alla sua settima edizione. In Sicilia orientale, sull’Etna, ha coinvolto la cantina Tenute Orestiadi – La Gelsomina nel comune di Presa in provincia in Catania; in Sicilia occidentale la cantina Baglio di Pianetto a Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo. In comune il tema “Donne, vino, futuro”. All’appuntamento palermitano ha preso parte anche l’associazione DonnAttiva.
Chi c’era all’appuntamento delle Donne del vino
Tra i presenti la delegata regionale dell’associazione Donne del vino, Roberta Urso, la padrona di casa, la contessa Dominique Desforges Marzotto, la direttrice del Teatro Biondo di Palermo, Pamela Villoresi, il cantante Roy Paci, Aurora Ursino, “miglior agronomo d’Italia 2021”, socia dell’associazione DDV Sicilia, l’enologo trentino Mattia Filippi, fondatore di Uva Sapiens, Luigi Pasotti, agrometeorologo della Regione Sicilia, Ina Modica, presidente dell’associazione DonnAttiva, l’esperta di marketing e comunicazione Amalia Giordano, l’imprenditrice Nadia Lo Bosco, Fabiola Furnari, sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Caltanissetta; Gabriella Ciancimino, artista di origine palermitana, l’enologa Antonella Lo Cricchio, socia di DDV Sicilia, Giuseppina Demetra Schirò, poetessa in lingua arbëreshë, la giornalista Giusy Messina che ha moderato l’incontro.
Roberta Urso: “La gentilezza è il segreto del nostro presente e futuro”
“Donne, vino e futuro è il tema dell’anno della nostra associazione – dichiara la delegata regionale Roberta Urso -. “Ci è stato chiesto dalla nostra presidente nazionale, Donatella Cinelli Colombini, di declinarlo così come poteva essere fatto, nelle nostre corde, dando libertà e spazio ai nostri sentimenti e alla nostra professionalità. Ebbene, abbiamo deciso di farlo diventare un inno alla gentilezza. Ci siamo chieste quale sarà il futuro di questo valore importante, che molti sembrano avere dimenticato. Parliamo di una gentilezza che si trova anche all’interno dei vini, dei vigneti e delle nostre aziende, perché gentilezza significa anche bellezza, rispetto, sostenibilità e trova corrispondenza in un insieme di principi che sono alla base delle nostre produzioni. Significa anche capacità di fare un lavoro di squadra, di cooperare sempre con uno sguardo rivolto al futuro. Ci rendiamo conto di quanto sia difficile oggi immaginare il futuro, ma ciò che vogliamo sperare lo dimostreremo durante l’evento, anche in modo simbolico attraverso la piantumazione di una barbatella, sia in Occidente che in Oriente, perché il futuro è da custodire e da coltivare”.
Si chiama Barbatella, non piccola piantina, e rappresenta il futuro del vino
Nel corso dei due eventi, presso i rispettivi luoghi, sono state piantate due barbatelle, una piccola piantina di vite che dà inizio al futuro vino, in nome della speranza per un futuro da coltivare e da custodire, nella pace. L’appuntamento palermitano, che si è svolto sotto la grande immagine del fondatore, il conte Paolo Marzotto, si è concluso con un assaggio dei vini delle socie dell’associazione Le Donne del Vino Sicilia. In occasione dell’evento nazionale è anche partita una campagna social con gli scatti fotografici delle associate unite dall’hashtag #donnevinofuturo #coltiviamoilfuturo.