Vernissage della mostra “Cuore non mente” da Artétika, con i cunti di Salvo Piparo

Sogno e disperazione, grigi scuri e città degradate sotto, e sopra cieli azzurri e bagliori gialli. È una storia di rinascita continua, l’arte pittorica dell’artista palermitana Ivana Di Pisa. La sua ultima mostra, intitolata “Cuore non mente”, si è svolta alla galleria Artètika, spazio espositivo per l’anima, in via Giorgio Castriota, 15. La gallerista e curatrice Esmeralda Magistrelli, ha selezionato 27 opere, fra tele ad olio su carta e dipinti su tela ad acrilico.

Gigliola Beniamino Magistrelli, Francesca Cocchiara, Federica Di Stefano e Roberta Gamberone Calì

Chi c’era alla mostra Cuore Non mente alla galleria Artétika

Ad apprezzare le opere, i racconti e il cocktail offerto da Esmeralda Magistrelli e Gigliola Beniamino Magistrelli numerosi amici e appassionati d’arte. Tra questi si riconoscevano Carlo Pedone e Gisella Saito, Francesca Cocchiara, Federica Di Stefano e Roberta Gamberone Calì, Annalisa Lombardo, Anna Aloisio, Roberta Nacci, Livia Attianese e Giovanni Ridola.

Annalisa Lombardo, Anna Aloisio, Roberta Nacci, Livia Attianese

Chi è l’artista Ivana Di Pisa

«Ivana di Pisa è una donna senza età, fresca e giovane, adulta e sofferta, che dipinge la sua storia – secondo la gallerista Gigliola Beniamino -. I suoi lavori esprimono disperazione e sogno, tristezza e dolore e, al contempo, liberano il cuore dalla malinconia che si trasforma in sogno. Nelle sue tele convivono il grigio scuro delle città degradate, e il giallo, l’arancio e l’azzurro che illuminano i cieli, a testimoniare una rinascita continua».

Ivana Di Pisa, dal 1974, ha sviluppato un ampio percorso culturale supportato da studi ed esperienze diverse, alla ricerca di espressioni artistiche sempre più evolute e con l’impiego di materiali più vari. Di questa ricerca fanno parte la pittura ad olio, la grafica, la ceramica e la tecnica della decorazione su legno, dando vita a mobili e suppellettili ormai in disuso anche in chiave ironica o ludica. Attualmente, la sua attenzione è rivolta alla carta ed alle sue capacità espressive che, attraverso la tecnica della cartapesta, diventano creazione di texture materiche sotto forma di stratificazioni.