Doppio appuntamento, questa sera, per Anna Mauro e la compagnia di “Radici di Sole”, in scena alle 18 e alle 21 al Teatro Crystal di via Mater Dolorosa, a Palermo.
Il primo spettacolo sarà “Domani è un’altra notte”, testo ispirato all’autrice nell’86 dall’incontro con un bimbo che vendeva per strada pacchi di sale, invogliando i potenziali clienti con una cantilena ben nota alla Palermo “vecchia” e dei mercati. Oggi, a più di vent’anni dalla stesura della sua prima opera (un esordio nel teatro per ragazzi), la Mauro si chiede cosa sia cambiato, in un mondo in cui il problema dell’infanzia non rispettata è più attuale che mai. A salire sul palco saranno i suoi 17 ragazzi per quello che si può considerare il saggio finale del laboratorio tenuto durante l’anno con loro dall’autrice e regista palermitana.
In scena: Alberto Gottuso, Alessia Barhoumi, Andrea Marchese, Benedetto Pace, Daniele Marchese, Eloise Barone, Enrico Gippetto, Flavia Sindona, Flavio Modica, Greta Pace, Livia Modica, Manuela Cinà, Martina Pochini, Marzia Barone, Nicolò Gaeta, Silvia Sindona. La fata della Notte: Claudia Aloi. Ad accompagnare “Domani è un’altra notte”, sarà la splendida musica di “Per far teatro” scritta da Aldo Reina. I costumi sono di Simonetta Genova, mentre l’audio e le luci di Giuseppe Vacca.
Cambio di scene alle 21, per “La scuola stregata”, la cui trama si dipana all’interno di un istituto scolastico, occupato dai suoi studenti. Riflessioni amare sull’attuale condizione della scuola, ma anche sul modo di educare oggi i ragazzi animeranno la scena, non risparmiando battute pungenti e sagaci come solo al Mauro sa fare. “La scuola stregata” va in scena per la prima volta.
Sul palco: Alberto Gottuso, Ambra Compagno, Andrea Marchese, Benedetta Giannì, Daniele Marchese, Elvira Ciminnisi, Enrico Gippetto, Federica Cafiso, Flavio Modica, Francesco Italia, Gilda Sciortino, Greta Pace, Marta Alabisi, Martina Pochini, Marco Barone, Nicolò Gaeta, Pippo Falcone, Santino Serio, Sergio Pochini, Simonetta Genova, Valentina Di Piazza, Vittorio Gottuso. Anche in questo caso le luci sono di Giuseppe Vacca.