Andrew Fly, al secolo Flavio Garozzo, è un musicista catanese che nel 2012 si è trasferito a Città del Messico per amore. Il padre discografico ed organizzatore di concerti del capoluogo etneo gli ha trasmesso la passione per le note. Compositore, nello studio di registrazione dove è cresciuto, la Music Happening Records, crea nuovi progetti usando sintetizzatori e strumenti virtuali. Ha studiato al SAE (Scuola di Audio Engineering) a Milano e ha composto colonne sonore per vari indie-film girati in Italia, Nepal , Stati Uniti e Australia lavorando con differenti artisti come: Anup Poudel, Liam Rooke, Dimi Nakov, Jenna Costantino, Giacomo Maimone e Fabrizio Famà.
Il 2001 saluta la sua Catania, per Milano dove ha lavorato come tecnico del suono esterno per diversi artisti da Elisa, The Chemical Brothers, The Ark, Lacuna Coil, Paul Di’ Anno, System of a Down, Immortal Melody, Orion Riders, Clan di Ximox, In Strict Confidence, Gong e Rammstein, solo per citarne alcuni. Ama l’ Inghilterra, che considera la sua seconda casa, considerando Londra la sua musa ispiratrice ed il 2 Aprile 2012 Andrew Fly si trasferisce in Messico, precisamente a Cittá Del Messico dove vive con la sua famiglia e dove, ovviamente, continua a lavorare e creare.
Chi è oggi Andrew Fly?
Andrew Fly é un compositore che ha realizzato produzioni musicali di diversa specie che variano dalle musiche per film fino a produzioni personali POP ed orchestrali.
Cosa pensi dell’ attuale mercato musicale italiano? Riesci a tenerti aggiornato pur abitando all’estero?
Il mercato musicale italiano come del resto in tutto il mondo , vive un periodo di confusione perché oggi i vari strumenti web di distribuzione ci offrono l’opportunitá di viaggiare sui binari delle produzioni indipendenti, adesso l’ascoltatore é abituato a “vedere la musica” su youtube. Il consumer diventa prosumer, cioé produttore di informazioni, per questo é difficile trovare il tempo e la voglia di selezionare i contenuti. Nonostante la lontananza mi tengo aggiornato seguendo i quotidiani on line regionali e nazionali con la speranza che in Italia possa rinascere.
Cosa hai lasciato a Catania quando sei andato via?
Ho lasciato i miei genitori, dei meravigliosi amici che mi hanno sempre sostenuto ed uno studio di registrazione ormai vuoto.
Torneresti?
Si, con la mia famiglia per rivedere i miei amici e gustare la meravigliosa gastronomia siciliana, magari troverei il modo di restare se dovessi riscontrare delle buone offerte di lavoro anche se l’Inghilterra rimane sempre una meta abbastanza ambita da parte mia.
Cosa ne pensi dei talent ?
I talent con tutto il rispetto per chi pensa il contrario, li definisco come direbbero gli americani dei “mockumentari” musicali, ossia documentari con lo scopo di creare interesse su notizie totalmente inventate. Non c’é quasi nulla di vero, é quasi tutto generato a tavolino come del resto la maggior parte del mercato globale dell’informazione non tanto differente dai metodi di creazione dei contenuti dell’intrattenimento ipermediale.
Ti diamo la lampada di Aladino hai 3 desideri da realizzare, dal cinema, alla musica, a qualsiasi altra forma d’arte con chi vorresti lavorare?
Il mio desiderio piú grande é quello di far conoscere i miei genitori a mia moglie e mio figlio. Il secondo di poter collaborare con Gabriele Muccino o James Cameron ed il terzo di poter rivedere la mia terra rifiorire culturalmente ed economicamente.
I tuoi progetti attuali e futuri?
Attualmente mi dedico alla musicalizzazione di cortometraggi ed opere teatrali, tra i miei progetti futuri rientra quello di dare spazio ad un sito web di servizi Voice Overs che si chiama REWOICE.COM in collaborazione con l’attore britannico Liam Rooke.
Con quest’ultimo amico parliamo da tempo di creare una piccola societá a Sheffield multiservizi che opererebbe nel campo dell’entertainment a trecentosessanta gradi.