“Di amore e di violenza” è il titolo della rassegna promossa dall’Associazione Flavio Beninati, presieduta da Carla Garofalo, che prenderà il via martedì 21 marzo, con il convegno di psichiatria intitolato “Le relazioni pericolose”, in programma, a partire dalle 9,30, nei locali dell’Ordine dei medici, a Villa Magnisi, in via Padre Rosario da Partanna 22 a Palermo. Ingresso libero.
Introdurranno Giovanni Merlino, vice presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Palermo, Carla Garofalo, Presidente dell’Associazione Flavio Beninati, e Pietro Mitra, primario emerito di Psichiatria, consulente psichiatra al Buccheri La Ferla di Palermo. La prima sessione, moderata da Oliviero Oliveri, Direttore Psichiatra MD-4 AS Palermo; Neuropsichiatra e medico legale, prevede interventi di Daniele La Barbera, Direttore della Scuola di specializzazione in Psichiatria università di Palermo e Direttore UOC di Psichiatria al Policlinico Giaccone (Fisiopatologia della relazione amorosa); Marco Lagazzi, psichiatra forense, Medical Expert presso il Tribunale Internazionale dell’Aja per i crimini contro l’umanità nella ex Yugoslavia (Disturbo di personalità, psicopatologia e distruttività letale nelle relazioni di coppia); Donatella Ragusa, neuropsichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza, psicoterapeuta e consulente al Tribunale di Palermo (E lucevan le stelle… Figli nel conflitto di coppia); le psicologhe e psicoterapeute Rosaria Arena eMarisa Cottone (L’esperienza del “Centro ascolto, sostegno e cura per uomini maltrattanti”). La seconda sessione, moderata da Giorgio Serio, direttore del Dipartimento di salute mentale, dipendenze patologiche, neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza all’Asp 6, psicoanalista SPI a Palermo, vede, a partire dalle 14,30, gli interventi di Marcello Alessandra, dirigente medico psichiatra e scrittore (Non sono solo parole); Maria Ales, psichiatra e psicoterapeuta (Una storia familiare per un agire terapeutico: essere nessuno e diventare qualcuno); Raffaele Cascone, psicologo e psicoterapeuta (Ciclo della violenza, disordine da stress post traumatico PTSD e la nuova matrice sui criteri dei domini di ricerca de NIMH, National InstituteMentalHealth).
Il nuovo progetto “Di amore e di violenza” dell’Associazione Flavio Beninati, prevede un ciclo di incontri (21 marzo – 8 giugno) nei quali si cercherà di comprendere il modo in cui le relazioni d’amore sono mutate nel tempo e come, nel rapporto fra uomo e donna, tendano ad affermarsi dinamiche di egoismo, narcisismo e prevaricazione che danno spesso origine ad azioni mostruose.
Si analizzerà il tema della violenza nelle relazioni d’amore e nelle famiglie, con un’attenzione di volta in volta settoriale e specifica, a partire dall’Universo Mente, nucleo centrale delle intersezioni relazionali e sistemiche: coppia, famiglia, società. I linguaggi di volta in volta scelti spingeranno a una riflessione, oltre che sotto il profilo psicologico e psichiatrico, anche sotto quello giuridico, bioetico, filologico, letterario, filosofico e comunicativo, per comprendere anche la responsabilità della narrativa utilizzata nella costruzione di un modello culturale violento, spesso poco rispettoso della dignità personale. Il tema nella sua complessità, trattato da specialisti dei diversi settori, verrà sostenuto da una mostra d’arte con opere di Manfredi Beninati esposte per la prima volta a Palermo a partire dal 14 maggio. Il primo incontro si distanzia volutamente dai successivi – concentrati nei mesi di maggio e giugno – lasciando aperto uno sportello virtuale dove far pervenire nel frattempo riflessioni e testimonianze, che aiutino a costruire interattivamente questo percorso conoscitivo.
L’intento è quello di dare una forte scossa sul tema della violenza domestica, che possa aprire alla riflessione ed incidere nella trasformazione delle coscienze individuali e collettive.
I contributi di tutte le diverse professionalità e individualità impegnate in questo progetto saranno raccolti e veicolati attraverso una pubblicazione, nello spirito delle raccomandazioni della Convenzione di Istanbul, secondo cui la diffusione dell’informazione è lo strumento principale attraverso cui contenere e contrastare il fenomeno della violenza di genere, esploso al punto da invadere la nostra quotidianità.