Da nord a sud lungo tutta la penisola sono venti le proprietà dello Stato tra fari, torri ed edifici costieri che potranno essere affidati a privati. Hanno al massimo 50 anni e nel mese di settembre partirà, la gara per la concessione questi “gioielli del mare” che saranno così recuperati grazie a un progetto imprenditoriale innovativo e sostenibile, nel pieno rispetto della tutela e salvaguardia del territorio. Così i più romantici potranno vivere il sogno dei protagonisti del film di Federico Moccia, Scusa ma ti chiamo amore, la bella Michela Quattrociocche e l’aitante Raoul Bova oppure immaginarsi tra le pagine della letteratura inglese di Virginia Wolf nella sua “Gita al Faro” o come moderni Ernest Hemingway.
In Sicilia sono quattro immobili dello Stato in gestione all’agenzia del Demanio, il Faro di Capo Zafferano, Santa Flavia (PA), il Padiglione Punta del Pero, a Siracusa, il Faro di Riposto, Riposto a Catania e lo stand Florio, a Palermo. Cinque, invece, gli immobili dello Stato in gestione a Difesa Servizi S.p.A. il Faro di Punta Libeccio, nell’Isola di Marettimo a Trapani, il Faro di Punta Spadillo, a Pantelleria nella stessa provincia, il Faro di Capo Mulini, ad Acireale Catania, il Faro di Capo Milazzo, a Milazzo alle porte di Messina e il Faro di Capo Faro, S. Maria di Salina nell’Isola di Salina (ME).
L’Agenzia del Demanio in collaborazione con il Touring Club e il WWF darà il via alle giornate #OPENLIGHTHOUSE per visitare le strutture costiere. Parallelamente, partiranno nelle regioni interessate gli incontri territoriali rivolti ad associazioni, operatori del settore e privati per far conoscere le opportunità offerte dal prossimo bando di gara. È la seconda edizione del progetto Valore Paese-FARI che ha visto la recente aggiudicazione in via provvisoria di 9 degli 11 fari proposti sul mercato nell’ottobre scorso. Un investimento di circa 6 milioni di euro per riqualificare le strutture, una ricaduta economica complessiva di circa 20 milioni e un conseguente risvolto occupazionale diretto di oltre 100 operatori.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con Invitalia e ANCI – Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione di altri soggetti pubblici (MEF, Ministero della Difesa, MiBACT, MiSE, Conferenza delle Regioni e Province autonome), privati (Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare) e associazioni (Cittadinanzattiva, Touring Club e WWF).
Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili su www.agenziademanio.it, sul sito www.difesaservizi.it per le informazioni relative ai fari proposti dal Ministero della Difesa.