Lo sport scende in campo per tenere viva la memoria. È lo fa attraverso il “Memorial Quarto Savona Quindici”, che si disputerà dalle 9 alle 14 di giovedì 26 Maggio allo Stadio Comunale Renzo Barbera di Palermo. Una mattinata di pura voglia di stare insieme, ricordando in maniera gioiosa e condivisa le vittime di entrambe le stragi. Una manifestazione, promossa dal Comitato Provinciale C.S.A.In. Palermo, ente di promozione sportiva e sociale riconosciuto dal C.O.N.I. e dal Ministero dell’Interno, alla quale stanno contribuendo tante realtà, tra cui la Football Club Antimafia. Sarà presente anche l’M.P. (Movimento dei Poliziotti democratici e rifornisti) che, con la squadra della Questura, porterà sul campo i valori che animeranno e daranno spirito all’intera manifestazione.
Ad aprire le danze saranno le ”Souls”, gruppo sportivo di Cheerdance della Polisportiva Bonagia Palermo, realtà quest’ultima presieduta da presidente Luciano Amico, nata nel novembre del 2015 sotto la guida della Head Coach, Cinzia Imbergamo. Il gruppo è formato da ragazzi di età compresa tra i 5 e i 23 anni. La loro performance avrà inizio dopo i saluti di rito, necessari per spiegare cosa avverrà durante la mattinata. Subito dopo l’esibizione delle cheer, scenderanno in campo i più piccoli – Football club junior, Football Tribe, Asd Team Calico e due rappresentative della scuola media ”Borgese” – tutti di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni. Sarà presente anche l’associazione di clown da corsia “Ridi che ti passa”, decisi a dare un ulteriore tocco di colore alla manifestazione.
Tra le fila della FC Junior ci sarà pure Desireè Riccobono, 11 anni appena, residente a Brancaccio, che non solo parteciperà con maglietta e scarpette regolamentari, ma sarà in un certo “adottata” dalla Ludos, per darle modo di crescere e trasformarsi nella campionessa che lei stessa desidera diventare grazie alla Scuola Calcio della stessa squadra di calcio femminile presieduta da Cinzia Valenti. Notizia dell’ultima ora la presenza, nella stessa formazione, di Paolo Borsellino, il figlio di Manfredi Borsellino, la cui partecipazione darà ancora di sapore all’intera manifestazione.
Dalle 10,30 in poi, il Barbera sarà tutto degli adulti. In campo 6 squadre, che si alterneranno, dando vita a vere e proprie performance. Non a caso, proprio tra le fila della FCA ci sarà l’attore Roberto Lipari, pronto a sviare l’attenzione degli avversari con le battute pungenti e dirette che lo caratterizzano da sempre.
Ecco l’ordine con cui scenderanno in campo le varie formazioni: FcA vs Ussi/Ludos, Questura vs Ussi/Ludos, Fca vs Questura, Magistrati vs Ordine dei Medici, Csain/Fca vs Magistrati.
«Sarà un memorial, non una partita, infatti non ci saranno vincitori o vinti – spiega Eros Lodato, presidente del Comitato Provinciale C.S.A.In. Palermo –. Quello che vogliamo lanciare è un messaggio di legalità, ricordi e coscienza, un’occasione che deve servire solo a farci vivere lo sport come occasione di incontro. Sarà solo una giornata in cui, a vincere, dovrà essere il ricordo dei colleghi, eroi loro malgrado. Ci auguriamo, però, che questa partita possa essere l’inizio di un’altra serie di progetti, che peraltro la Football Club Antimafia fa già nelle scuole, diventando il viatico per altre partite, altre occasioni del genere il prossimo anno. Questo non solo il 23 maggio, ma tutto l’anno».
E, proprio in virtù del fatto che il Memorial prende il nome in codice dell’auto di scorta del giudice Falcone, non mancherà Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, che nella strage del 23 maggio 1992 perse anche lui la vita.
«Sono sempre felice – afferma la Montinaro – quando la memoria di Antonio e dei suoi colleghi viene tenuta desta con iniziative di questo genere. Ci sarò con tutto il mio cuore, ancora più contenta del fatto che ci saranno tanti bambini, ai quali consegnare un’eredità pesante, scomoda, ma importante affinché possano costruire un futuro migliore».
«La cosa ancora più bella – aggiunge in conclusione Isidoro Farina, presidente della Football Club Antimafia – saranno tutti questi bambini che non vedono l’ora di entrare in un campo così prestigioso. Nelle scuole noi discutiamo di memoria, ma non come concetto di ricordo. Vogliamo che si parli di speranza, da stimolare nei giovani e nei ragazzi per continuare quel percorso che è stato solcato da Giovanni Falcone, da Paolo Borsellino, dai loro angeli custodi. La nostra speranza è che, lanciando questi messaggi, un domani si possa avere una società migliore, dei cittadini attivi e che si possano realmente sconfiggere tutti gli atteggiamenti mafiosi».
Un viaggio sicuramente in salita, ma da fare tutti insieme. Importante sarà, infatti, la partecipazione di tutti questi bambini. Dalla media “Borgese”, per esempio, ne arriveranno 500, pronti a vivere insieme a tutti un momento che punta a creare e alimentare ulteriori valori positivi.