Prometteva di essere una vera e propria festa dedicata ai giovani e lo è stata in pieno, con tanto di amarcord per gli albori di una realtà che di passi ne ha fatti da gigante. Il primo decennale dell’Università Telematica Pegaso è stata, infatti, l’occasione giusta per raccontare a quanti non avevano contezza di quale realtà fosse, la storia di un’impresa culturale digitale che forma 30mila persone all’anno. Presente in Sicilia con una sede in ogni provincia, si tratta di un Ateneo telematico, costruito sui più moderni ed efficaci standard tecnologici in ambito e-learning. Tanto per capirci, ha 58 sedi d’esame in tutt’Italia, 500 ECP, circa 1.000 dipendenti, tra collaboratori e stakeholders, e un’offerta formativa che si compone di 9 corsi di laurea e oltre 100 corsi specifici di perfezionamento, post diploma e laurea.
A condividere con i presenti un momento memorabile per la storia di questa Università è stato Danilo Iervolino, il più giovane presidente di un’università, insieme a Calogero Di Carlo, responsabile nazionale delle sedi d’esame Unipegaso e Presidente dell’Unicesd. Entrambi moderati con la sua proverbiale capacitò di stimolare riflessioni e pensieri, il giornalista Francesco Panasci.
«La giornata odierna – ha detto Iervolino – non vuole essere un momento auto celebrativo, ma un’opportunità per raccontare cosa è diventata la Pegaso in questi primi dieci anni di vita. Da sempre invitiamo i nostri ragazzi a non omologarsi, ma ad avere il coraggio di fare ciò che vogliono. Nulla è impossibile e la nostra storia lo dice. I cambiamenti che abbiamo portato in questi dieci anni in Sicilia, però, li dobbiamo anche a Calogero Di Carlo, che ha creduto in questo percorso determinando un corso felice e proficuo».
E di desideri sembra che in tanti ne abbiamo esauditi proprio in questa giornata.
«Oggi si è sicuramente realizzato uno dei miei sogni – ha sottolineato Di Carlo – che era quello di riempire un teatro con ragazzi di tutta la Sicilia. Domani, però, si apre un nuovo corso per noi, che richiede un impiego di forze da parte di tutti. Ci sono tanti ragazzi che ci seguono, ma anche un corpo docenti unico. Abbiamo creato relazioni con le forze politiche e il territorio, formando figure che hanno avuto grande successo nella vita. Crediamo che si possa fare e dare ancora tanto a questa regione».
E a credere da sempre che questo sia un progetto vincente, è anche l’avv. Salvatore Sansone, direttore del CESD, per il quale Pegaso è un progetto straordinario.
«La nostra realtà si occupa di promozione dei valori più belli e sani della società, di quella legalità che passa attraverso la voglia di formarsi. In via Principe di Belmonte ci è stato assegnato un bene confiscato alla mafia e vi abbiamo creato un museo dedicato all’Arma dei Carabinieri. Oggi riceviamo due borse di studio alla memoria di Salvo D’Acquisto e Vito Ievolella, che ci fanno credere che la strada intrapresa sia quella giusta».
Inevitabile e significativa, in tale contesto, la presenza di Lucia Ievolella, la figlia del maresciallo ucciso dalla mafia il 10 settembre del 1981. Allora aveva 20 anni.
«Mio padre ci ha sempre insegnato il valore dello studio, in quanto capace di rendere liberi grazie alla conoscenza. Io avevo 20 anni quando venne ucciso, e ricordo tutto. Il suo era il temperamento di una persona molto determinata, che faceva delle scelte e le portava avanti sino in fondo. Una persona semplice, animata da quei valori genuini che stanno alla base della società civile».
Quindici in tutto le borse di studio che la Pegaso ha consegnato oggi ad altrettanti istituti scolastici superiori di Palermo e provincia per delle lauree triennali con Unipegaso, dedicate alla memoria di Salvo D’Acquisto, del maresciallo Vito Ievolella e di Antonio e Angelo Iervolino. Un importante impegno che si concretizza grazie alla collaborazione dell’Università Telematica Pegaso con il Centro studi “Salvo D’Acquisto” e l’Unicesd.
Durante l’evento è stata, poi, lanciata l’iniziativa, dal titolo Pegaso Celebration, che vedrà un’area dell’Ateneo dedicata all’attivazione di buone prassi e di percorsi che facilitino le pari opportunità e valorizzino i giovani talenti e le “buone” idee. Si vuole, infatti, progettare, insieme a ogni scuola, un percorso per il prossimo anno scolastico, che porti gli studenti a proporre un’idea imprenditoriale, la migliore delle quali sarà premiata con il finanziamento di una start-up.
A partecipare al primo decennale della Pegaso è stata anche la campionessa di equitazione, la giovanisssima e dolcissima Emilia Bignardelli, per la cui bravura e semplicità la Pegaso ha voluto sponsorizzarla, dandole modo di credere ancora di più nelle sue capacità. Presente anche Raffaele Bonanni, il quale ha sottlineato l’importanza di girare il mondo per fare i dovuti confronti. «Si, andare fuori, per poi tornare più preparati e decisi che mai».
Per una conclusione degna di nota, così come meritava questo evento, non poteva mancare un ricco parterre di artisti: il giocoliere Mario Barnaba, ma anche Ernesto Maria Ponte con la sua pungente e “sempre verde” ironia. All’Aeolian Vocal, ensemble corale composto da 30 giovani artiste, diretto da Monica Faja, è poi spettato il compito di introdurre la parte musicale che, dopo la propria emozionante esibizione, ha dato il là a Diaria Biancardi e Massimiliano Cusumano, capaci come sempre di incantare il pubblico in sala e chiudere con classe una giornata celebrativa veramente unica.