Si fermeranno sino alle 16.59 di oggi, martedì 16 giugno, per dire basta alla mancanza di sicurezza che investe e coinvolge già da tempo il personale mobile e gli addetti all’assistenza alla clientela di Trenitalia, Trenord e Ntv, ogni giorno sempre più in pericolo anche per la propria vita.
Sono i dipendenti dell’Orsa Ferrovie, stanchi di una situazione generale, esplosa in seguito all’ennesimo incidente avvenuto lo scorso 11 giugno nella stazione di Villapizzone, in Lombardia, ai danni del collega Carlo Di Napoli, dipendente della Trenord, che, mentre effettuava il consueto controllo del biglietto e dei viaggiatori, si è ritrovato a ricevere in cambio diversi colpi di machete, rischiando l’amputazione del braccio. Ferito anche il collega Riccardo Magagnin, dipendente della stessa società, in quel momento fuori servizio.
«Tutto questo non può e non deve più accadere – afferma Giuseppe Terranova, segretario generale dell’Orsa Ferrovie Sicilia –. Non è possibile continuare a rischiare ogni giorno in questa maniera, a causa della mancanza di una politica generale tesa a salvaguardare prima di tutto l’incolumità dei ferrovieri, poi quella dei viaggiatori. E’ veramente una situazione da Far West perché, ogni volta che dobbiamo chiedere ai viaggiatori di esibire il biglietto, rischiamo la personale incolumità. Siamo stati lasciati soli, con treni a rischio nella fascia Termini, Messina e Acireale. Non può più continuare così’».
Una situazione, esplosa con quanto successo l’11 giugno, costringendo la categoria a mobilitarsi e decidere di fare sentire la propria voce.
«Con questa manifestazione odierna – aggiunge Terranova – vogliamo dare segnale forte e fare capire alla nostra clientela, che poi è quella che paga gli abbonamenti, che noi siamo dalla sua parte. A essere aggrediti, la prossima volta, potrebbero essere i cittadini e noi non possiamo permetterlo. Chi viaggia sui nostri treni deve farlo serenamente senza temere per la propria vita».
Lo sciopero di oggi vedrà il personale mobile – macchinisti e personale di accompagnamento treno – incrociare le braccia insieme al personale addetto all’assistenza alla clientela. Un’azione necessaria per sollecitare l’opinione pubblica, al fine di difendere quei lavoratori che, nonostante tanti quotidiani sacrifici, continuano a vivere sulla propria pelle l’indifferenza degli amministratori e dirigenti. Ma anche per giungere a qualificare un servizio necessario a tantissimi cittadini.