Il fotografo paesaggista palermitano Max Serradifalco, esporrà alcuni dei suoi scatti al Giffoni Film Festival 2014, la rassegna del cinema per ragazzi e la giovent dal 18 al 27 luglio . La personale, curata da Adalberto Catanzaro, porterà il nome di “Earth viaggio fotografico nel web” e sarà allestita a Giffoni Valle Piana, comune della provincia di Salerno in Campania, all’interno del complesso monumentale San Domenico, sede della Fondazione Giffoni.
Per l’occasione l’artista esporrà 13 fotografie, di grande formato, stampate su carta fotografica e applicate su pannelli di alluminio.
Gli scatti che ho scelto per l’esposizione al Giffoni fanno parte di una serie a tiratura limitata spiega il fotografo realizzate attraverso il circuito Epson Digigraphie, infatti, per ogni singola foto ne esistono solo trenta copie.
Gli scatti in questione sono stati realizzati attraverso Google Earth e sono frutto di una sperimentazione fotografica che nel giro di poco tempo ha prodotto ottimi risultati.
L’idea di Max Serradifalco nasce nel 2011 con l’intento di dimostrare che attraverso l’utilizzo dei satelliti possibile fare comunque dell’arte. E che si pufotografare anche senza l’ausilio della macchina fotografica.
Una concezione questa che vuole ribaltare anche ciò che nell’immaginario collettivo il mestiere del fotografo paesaggista, figura che non appare più solo come colui che immortala i suoi paesaggi attendendo con pazienza l’attimo giusto ed il momento giusto, ma che fa tutto ciò attraverso il web, comodamente dalla propria postazione. Ed ecco che i paesaggi di Max Serradifalco, agli occhi dello spettatore, risultano quasi come degli acquarelli variopinti, che conducono chi li guarda a mettere mano all’immaginazione e pensare a cosa si potrebbe nascondere dietro quei luoghi lontani .
Tra le foto selezionate per la mostra al Giffoni Film Festival in evidenza appaiono quelle che immortalano: la baia di Abu Dhabi, il Lago salato Mackay in Australia, il Lago Natron in Tanzania, il Deserto del Gobi in Asia, il deserto salato dell’Iran, i ghiacciai della Groenlandia e la Devon Isalands in Canada.