Francesco Piparo cuoco palermitano errante, dopo una lunga gavetta tra alberghi di lusso e ristoranti segnalati dalla Guida Michelin in giro per il mondo, ha scelto di tornare in Sicilia con l’idea di creare un nuovo concept di ristoranti dove la tradizione si contamina con la fusion asiatica per diventare un tutt’uno. Caveau 38 nasce così dopo 20 anni di lavoro, come sintesi di una cucina semplice contemporanea che attraversa il crudo verso il fuoco libero ed il fumo da legni nobili per valorizzare al massimo l’ingrediente ed il territorio, il tutto condito con una mentalità ecosostenibile mirata ad abbassare l’impatto ambientale dalla tavola.
Il design di Caveau 38
Il design è ispirato ad uno spazio minimal un po’ stile Copenaghen, dove l’essenzialità degli elementi della tavola che non contempla tovaglie e fronzoli, trova riscontro nell’abbondanza di arredi green, piante tra aromatiche e svettanti, che rendono l’ambiente fresco e sobrio. Tra i materiali scelti il legno che incontra il marmo siciliano di billiemi per le zone bar e tartare bar.
Ed è scendendo nel caveau che si scopre l’anima del locale, con cucina a vista, uno spettacolo per chi ormai vuole vivere l’esperienza dal vivo. Non meno importante è la cantina, gestita da un sommelier che si apre verso un wine bar fatto di degustazione a calice e drink spirits. Chicca del locale un piccolo garden sopraelevato, rispetto al dehors dove si può cenare o fare un aperitivo attorno ad un piccolo orto che è anche la parte aromatica e di odori per il fabbisogno del ristorante.
Cosa bolle nella cucina di Caveau 38
Nel ricco menu che prevede confort food, tapas, Piparo’s raw e sushi tapas. Tra i piatti degni di menzione, «il crudo rivisto in chiave mediterranea, il cous cous incocciato che faccio fin da bambino come un rito omaggio alle nonne e poi tutte le tapas, come il guanciale di seppia o la patata che voleva essere un riccio. Sono – commenta lo stesso chef Piparo – l’incontro tra la tecnica e il gioco, per incuriosire il palato ingannando la vista e cambiando le consistenze. Caveau 38 – conclude – è una start up e nasceranno tanti piatti nuovi ed estemporanei».
Cortesie per gli ospiti
Non uno ma due opening per Caveau 38 di Francesco Piparo. Due serate pensate dallo chef Piparo per presentare il nuovo spazio di via Messina, 38. Per gli ospiti una selezione di tapas divertenti per stupire gli ospiti. La musica jazz e soul in sottofondo e in mostra i quadri dell’artista siciliana Simona Cavaglieri, rende Caveau 38 un contenitore d’arte ed esperienze.
Chi c’era all’opening di Caveau 38
Tra i presenti all’anteprima riservata dell’opening di Caveau 38, dello chef Francesco Piparo si riconoscevano l’assessore regionale Toto Cordaro, Bartolo Sammartino, il giornalista Virgilio Fagone, l’avvocato Claudio Gallina Montana con la moglie e Manuela Cangemi, il petroliere Cosimo Giuliano, la dirigente del Comune di Palermo Paola Di Trapani, Romolo Paradiso, l’avvocato Stefano Santoro con la fidanzata, la modella Katia Duvakina, Diego Cusumano delle Cantine Cusumano, l’avvocato Valeria Minà e il marito il Consigliere di Stato, Carlo Modica de Mohac, Romolo Paradiso, Fabio Di Grusa, Antonino Barranca, Massimo Scalia e Claudio Cannizzo.