La tendenza è quasi pandemica! Tutte la vogliono! Si tratta di una borsa talmente piccola che può essere solo una scelta dettata dalla voglia di bellezza e di femminilità. Bando alla praticità, quindi, e via al desiderio di circondarsi di lusso che appaga lo spirito, in un periodo in cui volersi bene sembra l’antidoto a ciò che di brutto accade. La chiamano Micro bag ma è grande, come la sua capacità di attrarre fashioniste in tutto il globo.
E la Sicilia non fa eccezione e si inserisce in questo trend mondiale con una creazione del designer Federico Price che ha richiamato l’arte della miniaturizzazione, dedicandola ad una miniatura d’eccellenza la pittrice giapponese O’Tama Kiyohara che, nell’800 scelse la città di Palermo per amore dello scultore siciliano Vincenzo Ragusa.
Le it bag più popolari dedicate ad icone storiche
Le Micro bag, come l’ultimo modello di Federico Price, hanno l’aspetto, in tutto e per tutto, e con dovizia di dettagli, delle Hand bag, le borse da donna storicamente più amate e popolari. Quelle che diventate vere e proprie it-bags, come le iconiche Kelly, accessorio dedicato da Hermès alla principessa Grace Kelly di Monaco, o la Birkin sempre di Hermès e creata per l’attrice Jane Birkin. O, ancora della 2.55 Chanel, trapuntata, amata da Lady Diana. La Micro, è una Hand bag con manico, nella versione Flap, con la classica pattina in pelle a chiuderla che conferisce eleganza, impreziosita dalla chiusura a clip metallica e l’aggiunta del logo. Le dimensioni sono quelle di una piccola gemma.
Ed è un gioiello quello realizzato dal designer anglo italiano Federico Price, interamente made in Sicily, dedicato alla pittrice giapponese e palermitana d’adozione O’Tama Kiyohara. La sua Micro bag super lusso, ha una inconfondibile allure orientale, d’obbligo quando si parla di Federico Price, infatti, i kimoni che racchiudono le sue micro bag e che le rivestono all’interno sono uno dei pallini creativi che lo accompagnano fin dal suo debutto.
Le Micro bag di Federico Price sono racchiuse in una scatola, realizzata da artigiani palermitani, che permette con la sua eleganza di pregustare l’importanza e la raffinatezza del prodotto.
La ricerca delle stoffe che da Palermo porta al Giappone
E’ presuntuosa e orgogliosa, la Micro Bag di Federico Price, come la scelta di usare solo sete e stoffe pregiate da tutto il mondo per realizzarla, affinché già gli interni della borsa potessero raccontare una propria storia lontana. L’esterno è realizzato in pelli non comuni, accessori in metallo dorato galvanizzati in Italia e tracolla in metallo con inserti e manichetto in pelle.
«Ho sentito il desiderio di esplorare nuove forme e dimensioni. La nuova collezione – racconta Federico Price – è nata dal desiderio di miniaturizzare l’eccellenza. Come i giapponesi fanno con i bonsai, come nel XIX secolo nei paesi anglosassoni facevano per i collezionisti di Baby House e mobili in miniatura, e come in Sicilia si fa dal Sei-Settecento con i piccoli presepi di corallo».
La differenza è che stavolta ad essere miniaturizzato è l’oggetto del desiderio che veste la donna, l’accompagna nelle sue mise eleganti. Poco importa quindi ciò che può contenere la borsa, la sua forza è ciò che rappresenta, la voglia di bellezza e perfezione da ostentare in una dimensione che sfiora i 7 cm di spessore per 14 di larghezza e 11 d’altezza.
Federico Price e la storia di O’Tama Kiyohara
«Spesso mi documento sulla cultura giapponese e sui giapponesi che amano la cultura siciliana – ha sottolineato lo stilista Federico Price – e leggendo e studiando ho incontrato la storia di questa pittrice, O’Tama Kiyohara, che a Tokyo ha conosciuto lo scultore palermitano Vincenzo Ragusa. Una grande donna – sottolinea Price – che ha davvero amato Palermo, tanto da sceglierla per viverci. Una miniatura di eccellenza come vuole essere la mia borsa che ho voluto dedicare a lei».
O’Tama Kiyohara nel 1878, all’età di 17 anni, posò per Ragusa, la prima giapponese a posare per un artista europeo. Nel 1882, a 21 anni, si trasferì a Palermo con lui e vi restò, insegnando e coltivando la sua arte. Del loro amore e del loro sodalizio resta ancora il Liceo Artistico – Vincenzo Ragusa Otama Kiyohara.
Nel 1927, alla morte del marito, i quotidiani giapponesi vennero a sapere della sua storia e pubblicarono un romanzo a puntate su di lei, rendendola famosa in patria dove tornò prima di morire. Secondo i suoi desideri, la metà delle sue ceneri è in Giappone nel tempio di famiglia Chōgen-ji, l’altra metà è sepolta nella tomba del marito, nel cimitero palermitano dei Rotoli.
Sulla tendenza mondiale delle Micro gag Federico Price ha aggiunto: «Ho voluto creare oggetti preziosi quasi da vetrina e mi piacerebbe che, attraverso questo mio modello di borsa, proposto finora da big e grandi griffe, la Sicilia si ritagliasse un suo ruolo nella tendenza che sta coinvolgendo le signore e le appassionate di moda di tutto il mondo. Perché in questo momento la donna ha bisogno di emozioni, di sorridere ed io le voglio dare qualcosa di bello e piccolo come un gioiello che le dia gioia».
Chi è Federico Price
Il giovane creativo è nato a Palermo, mamma britannica e padre siciliano. E’ nipote del noto stilista londinese Antony Price che negli anni ’70, ’80, ’90 ha creato il look di tante rock star. Federico Price ha iniziato la sua attività dieci anni fa in una bottega nel centro storico di Palermo. Oggi gestisce il Price Atelier in via Sammartino, 79 e una rete commerciale che parte dal suo sito web e si estende a paesi come Usa, Francia, Germania, Emirati Arabi.
Tra i pezzi che hanno caratterizzato il suo stile le prime borse caratterizzate da una spiccata ricerca dei tessuti del mondo per unire tribù ed etnie diverse, le borse con i capi militari o realizzate da giacche Barbour sapientemente tagliate. Il suo stile è unico e riconoscibile ed è presente in ogni sua creazione.
La sua voglia di sicilianità e tutela delle origini si ritrova anche nella sua missione Ecomulo, che si occupa di valorizzare il patrimonio agricolo pastorale dal sua Palazzo Adriano, borgo noto per aver ospitato la scenografia di Nuovo Cinema Paradiso, capolavoro cinematografico di Peppuccio Tornatore.
Federico Price: «Il luxury salverà gli artigiani e le eccellenze siciliane»
«Il luxury è la via di salvezza della Sicilia – sostiene Federico Price -. E’ ciò che permetterà alla nostra isola di risorgere. Mobili, marmi, gessi, quadri, gioielleria, coralli e ovviamente il fashion sono il nostro vantaggio. Sul low cost non possiamo competere, perché capitalismo e schiavitù sono lontani dal nostro stile di vita e dalla nostra cultura ma la perfezione e la bellezza ci appartengono geneticamente».
La Micro bag di lusso O’Tama Kiyohara di Federico Price è già distribuita nei paesi arabi, dove il marchio esporta da anni ed è in vendita presso i negozi che trattano il marchio Federico Price e sull’e-commerce www.federicoprice.com. Oppure si può ordinare presso l’atelier di via Sammartino, 79, mail info@federicoprice.com. https://www.instagram.com/federico_price/