A quanti sarà capitato alla fine di un matrimonio di scorgere le nonne e le zie mentre portano a casa pezzi delle decorazioni dei tavoli come souvenir delle nozze? C’è un’artista palermitana che di questo costume tipico delle donne del Sud ha fatto una missione, creando decorazioni, pensate per essere portate via, sia dagli sposi sia dai loro ospiti, e di durata eterna come l’amore. Chiara Chiaramonte, ideatrice di Fiori d’Artificio, infatti, realizza decorazioni con materiali non deperibili che, dalla natura, prendono ispirazione rendendola ancora più preziosa.
L’artista della carta Chiara Chiaramonte
Chiara Chiaramonte, bruna, riccia con gli occhi di ghiaccio che contrastano col calore del suo sorriso e della sua passione artistica ama disegnare, ritagliare e lavorare carte, cartoni, tessuti e ramoscelli, trasformando i materiali in decorazioni per le nozze e per gli eventi.
Palermitana, con il cuore che batte nell’isola di Lipari, dove ha esteso il suo orizzonte professionale, organizzandovi alcuni dei suoi eventi, ha scoperto la sua vocazione sei anni fa, in occasione delle nozze del fratello Carlo Chiaramonte. Imbottigliata in un lavoro che non amava ha scelto di dare una svolta alla sua vita, tuffandosi nell’ovattato mondo del wedding, più vicino alla sua laurea in Arte Contemporanea, da cui trae idee e progetti.
Gli strumenti di Chiara Chiaramonte di Fiori d’Artificio
Appena maturata la scelta di iniziare la nuova vita nell’organizzazione dei matrimoni, ha iniziato la sua gavetta all’interno di uno dei colossi del catering del capoluogo siciliano, abbinando alle sue capacità innate, il bagaglio di esperienza derivante dal vivere il dietro le quinte di un evento complesso come il matrimonio.
Ha iniziato così a vestire con classe i luoghi legati alle nozze. I suoi strumenti sono la colla a caldo, le carte e i cartoni di ogni tipo, rami di potatura, i tessuti cercati in giro per il mondo, che rappresentano i colori della sua tavolozza, insieme a quelli ad olio e agli acquerelli. Utilizza vetri artistici, bicchieri spaiati con la patinatura del tempo per l’effetto ovattato che danno alla luce, vasi, scatole di vetro, porta bon bon, utilizzati in modo diverso dal loro scopo. E, ancora, vinili, vetri antichi da collezione e libri usati. L’associazione di cose tra di loro poco affini è la base delle creazioni di Chiara Chiaramonte.
Dalle sue mani sapienti e amorevoli, con uno stile che ricorda la tenerezza dell’infanzia e la magia delle favole, nascono partecipazioni artigianali, decorazioni per la chiesa e per il ricevimento, centrotavola, decorazioni per il buffet, segnaposto, segnatavolo e tableau de mariage, composti come un quadro realizzato da tessuto, carte e cartoni, rievocano un’immagine cara agli sposi, un luogo vissuto o una destinazione gradita, o la stessa location. Arreda lo spazio delle nozze, diventando una bacheca, trovando una funzionalità futura nella casa degli sposi.
Il cuore della produzione di Fiori d’Artificio sono i centrotavola che rappresentano vere e proprie sculture, nonché un momento social e di condivisione delle nozze. Sono composti, infatti, da una struttura centrale e da parti accessorie che costituiscono i cadeau che gli ospiti porteranno a casa alla fine della festa.
Tra le sue ultime creazioni, ci sono i bouquet per la sposa, in carta di gelso e tessuto, sete, organze, leggere e impalpabili, cotoni e shantung più rigidi, velluto, garze, reti in bobina, per dare una parte rigida e trasparenze a seconda anche della stagione. Combinazioni infinite in base all’abito e lo stile del matrimonio. Ogni fiore è studiato ed è assemblato ed è diverso uno dall’altro e non muore mai. È un ricordo per tutta la vita che non cambia aspetto. Dal bouquet discende la bottoniera dello sposo, il suo fiore all’occhiello. E, ancora, realizza i fiori da polso per le damigelle e per la mamma della sposa.
A tu per tu con l’artista! La genesi di una creazione originale
«Mi piace conoscere i miei sposi e costruire insieme al loro il racconto del matrimonio – racconta Chiara Chiaramonte di Fiori d’Artificio – . Le mie partecipazioni ad esempio, dicono già molto della loro storia, sono ispirate alle loro passioni o ad aneddoti del loro vissuto che cerco di tradurre con i miei strumenti. La sovraccoperta e l’involucro esterno sono realizzati a mano con la tecnica del collage e decorati secondo un tema. Ci possono essere applicazioni, c’è del pizzo, possono essere ricostruiti piccoli paesaggi marittimi o montani, in base alle nozze. Il materiale è cartoncino da acquerello, cartoni pregiati e tessuto ma anche pezzettini di corteccia, la carta di gelso a tinta unita e naturale».
E sulla sua passione per i centrotavola, Chiara Chiaramonte spiega: «È l’oggetto principe di un matrimonio, quello che incarna tutte le scelte stilistiche e cromatiche delle nozze. Sta tutta la sera di fronte agli invitati. Può essere composto da luci, lanterne realizzate in ottone, in carta, barattoli o bottiglie in tema con l’ambientazione. Vetri vintage per location eleganti con sete e rami di potatura, barattoli per stili più easy. Ho realizzato anche castelli con cilindri di carte traforate color tufo e all’interno un albero in scala e candele che hanno un effetto che varia in base al materiale, schermate e in sicurezza. Piccole sculture, still life, libri, dischi e altri pezzi vintage per i quali giro per i mercatini dell’usato nazionali ed esteri».
Un saggio dello stile di Fiori d’Artificio di Chiara Chiaramonte
Fiori d’Artificio
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