Grande successo per la prima mostra fotografica di Zino Citelli, un talento rivelato dal costante e intimo contatto con la macchina fotografica e dall’osservazione di ciò che lo circonda ed esploso con il web grazie ad uno scatto fortunato, di uno spicchio d’arancia a Capo Spalmatore ad Ustica che ha spazzato via decenni di timidezza artistica. La sua prima personale “La luce nella terra” ha riscosso grande successo di pubblico alla galleria Bobez Arte Contemporanea, di via Isidoro La Lumia, che ha ospitato 23 delle sue foto. Mecenate della mostra è la stilista palermitana Marcella Milano, creatrice della collezione di fashion bag “Peace”.
Presenti alla mostra Monica Schiera e Francesca Del Grosso della galleria, Marilena Mureddu che ha sostenuto l’artista nella realizzazione dell’incontro e tanti amici tra cui la stilista Marzia Di Gaetano, Maria Mazzola, Ciccio Cerami, Giovanni Aiello, il giornalista Massimo Bellomo, Alessandro Palmigiano. Cocktail offerto da Barrell 44 e da Cantine Feudo Arancio.
Le foto della inaugurazione realizzate da Jerry Cannatella
«Non nasco fotografo, – racconta Zino Citelli – sono un impiegato e ho una laurea in economia, ma ho sempre avuto questa grande passione e soprattutto la curiosità di guardarmi attorno. Fin da piccolo, rubavo la macchina fotografica a mio padre perché vedevo in prospettiva cose che gli altri non notavano, istanti che meritavano di durare per sempre. Ho smesso per gli studi e per il lavoro, ma una ventina di anni fa ho ripreso la macchina in mano, con un’evoluzione tecnica, una Olympus analogica. Ho continuato a seguire la mia passione, ma solo grazie ai social ho avuto il coraggio di condividere i lavori che avevo nel cassetto, non nascondendomi più. Sono state le critiche più feroci che ho ricevuto nei gruppi di fotografia, la mia prima vera scuola di formazione».
Le opere della mostra Le luce nella terra di Zino Citelli
Le ventitre le opere esposte alla galleria Bobez Arte Contemporanea, stampate su pannelli in forex 50×70 e un metro x 70, sono una raccolta di foto dal 2008 a oggi, tutte a colori, “perché la vita è a colori”, realizzate con varie tecniche e stili. Tra queste c’è anche “Uno spicchio di Sicilia”, foto multi premiata (l’ultimo riconoscimento è del 2016, il premio Arte e sicilianità), che Citelli considera la sua fortuna e che nasce per caso dopo un cocktail a bordo piscina a Punta Spalmatore a Ustica. L’imperfezione della luce, con un sole troppo acceso, ha dato allo spicchio una brillantezza particolare che la rende vivida e succosa. È stata notata da una giornalista di Parma che ha commissionato a Citelli un reportage sui piatti raccontanti nella fiction Il Commissario Montalbano. È ancora la sua foto più venduta.
Alcuni scatti di Zino Citelli
Tra gli altri scatti, c’è “Passo a due”, del 2014, primo classificato nel 2016 ad un concorso nazionale organizzato dalle cantine Franciacorta, simula un tango tra due cavatappi; “Il bacio blu”, due labbra che Citelli ha visto in un riflesso di un peschereccio alla Cala; “I colori dell’anima” realizzata a Tusa, durante la pittura di un murales multietnico, “Burqa” dei teli esposti dai cinesi in via Bandiera; “Frammenti di tempo” una goccia colta nell’attimo prima di cadere; “Il viaggio nella mente” due donne straniere molto diverse tra loro, fotografate a loro insaputa al Foro Italico; “Manhattan” che nasce da un lavoro di bricolage in giardino, con delle viti che evocano la skyline più famosa del mondo; “Novecento” scattata del 2008, in un piccolo paese con 22 chiese, San Marco d’Alunzio, in provincia di Messina, con tre fratelli quasi centenari che si sono ritrovati. E, ancora “Sacro e Profano”, “Il Siculo”, “Il Paradiso”, “Anima Azzurra”, proiettata sulla parete della chiesa Teatina per i giochi di luce di Piazza Pretoria; “Sensazioni sonore” pubblicata su Vogue, “La luce nella terra” che ritrae la sua musa, la figlia Chiara Citelli scattata in un campo di grano a Piana degli Albanesi e le pozzanghere che restituiscono arte riflessa, molto amate da Citelli.