Giovedì 30 e venerdì 31 marzo, a Palermo, è in programma “Anassimandro”, festival di musicofilosofia, con la direzione artistica di Gianni Gebbia, celebre figura di improvvisatore musicale di fama internazionale e dagli svariati interessi filosofici.
Dopo una prima edizione, che ha ospitato illustri studiosi, fra cui Michele Cometa, Paolo Emilio Carapezza, Antonio Lavieri, Marco Carapezza, Francesco Vinci, Franco La Cecla e musicisti quali Alessandro Bosetti, Mezzgacano, Dario Lo Cicero e tanti altri, la seconda edizione di Anassimandro si svolgerà nell’arco di due giornate, nell’ex Noviziato dei Crociferi (in via Torremuzza), nel cuore del centro storico di Palermo e del percorso Arabo Normanno dell’Unesco. Il festival è promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, nell’ambito del “Patto per il Sud”. L’ingresso è libero.
Tra gli intenti principali di “Anassimandro” c’è l’idea di restituire al pensare la propria dimensione performante, lontano dalle cattedre e dalle accademie, accoppiando interventi di vari studiosi a musiche e musicisti difficilmente classificabili.
La seconda edizione del festival si svolgerà secondo un continuum di mini interventi, volti a formare una sorta di unica pièce, nei quali si alterneranno scienziati come il botanico Manlio Speciale, scrittori come Aurelio Pes, antropologi come Franco La Cecla e Matteo Meschiari, filosofi come Giorgia Visentin, Marco Carapezza e Luca Cinquemani, accanto a concertisti come la solista portoghese Sofia Diniz, specializzata in musica antica, ensemble orchestrali come quello di Mezzgacano, fino all’incontro intitolato “Furio Jesi: Estasi e Mito”, un excursus sulla vita e le opere di uno dei massimi studiosi mondiali del Mito con proiezione di alcuni estratti dal film “Man from Utopia” di Claudio Trombino e Claudia Martino e le musiche di Carlo Trombino.
La tematica di questa seconda edizione è “Forme di Vita / Vita delle Forme”, va al cuore del dibattito filosofico, ad indicare in maniera non restrittiva una microdirezionalità dei temi trattati. La problematica della relazione uomo/ambiente e i suoi limiti e confini è divenuta infatti una delle tematiche fondamentali del dibattito antropologico-filosofico. E perciò, durante il festival si spazierà dall’Urpflanz di Goethe alle ricerche sui mondi animali di Von Uexkull, dal “devenir animal”di Deleuze e Guattari, alla biopolitica di Foucault e Agamben dalle riflessioni sulla neotenia in Peter Sloterdijk al disfacimento delle culture native nell’Artico di Matteo Meschiari. Dalle ricerche sonore di James Tenney all’art rock, dall’improvvisazione radicale alla ricerca elettronica e la contemporaneità della musica antica. Tutti questi elementi divengono materia di un dibattito-spettacolo aperto, attraverso il quale le intelligenze e i talenti artistici locali sfatano micropoliticamente il mito di una provincialità culturale della città.
EX NOVIZIATO DEI CROCIFERI
30 / 31 marzo 2017
PROGRAMMA
Giovedì 30 marzo
18,00 – Produzioni Onisco, “Furio Jesi: Estasi e Mito”.
Excursus sulla vita e le opere di uno dei massimi studiosi mondiali del Mito (che ha insegnato anche a Palermo) con proiezione di alcuni estratti dal film “Man from Utopia” di Claudio Trombino e Claudia Martino e le musiche di Carlo Trombino.
18,30 – Luca Cinquemani filosofo: Formaǀdiǀvita come vita non ricongiungibile a nessuna forma.
Il contributo intende mettere in rilievo lo statuto aporetico su cui riposa la formulazione del concetto di forma-di-vita e la conseguente insufficienza che esso mostra nella reale destituzione della macchina ontologico-politica dell’Occidente.
19,30 – Finestra su James Tenney (1934-2006).
Un omaggio al compositore americano James Tenney considerato uno dei fondatori dello spettralismo, ma anche di altri movimenti d’avanguardia storica, quali il Fluxus che consisterà nell’esecuzione di alcuni dei suoi “Postal pieces” eseguiti da alcuni dei più interessanti solisti siciliani di musica contemporanea.
“Cellogram” per violoncello solo. eseguito da Mauro Greco.
20,00 – Aurelio Pes , scrittore e saggista: “Goethe scienziato”.
Lo studioso e scrittore illustrerà le tematiche attualissime di J.W.Goethe come scienziato.
21,00 – Matteo Meschiari antropologo: Artico Nero la lunga notte dei popoli dei ghiacci.
L’antropologo Matteo Meschiari in una performance tratta dal suo ultimo libro pubblicato da Exorma, accompagnato dagli interventi sonori di Giovanni Verga, elettronica.
21,30 – Mezz Gacano’s Self Standing Ovation Boskàuz Ensemble: plays “Froka 2.0”. Orchestra di otto elementi, che eseguirà le composizione di Mezzgacano (Davide Mezzatesta), con Davide Mezzatesta (direzione e composizione), Ornella Cerniglia (pianoforte), Giuseppe Viola (sax), Dario Compagna (clarinetti), Mauro Greco (violoncello), Lavinia Garlisi (flauto), Roberta Miano (violino).
22,00 – Finestra su James Tenney (1934-2006)
“Having never written a note for percussion” per percussione, eseguito da Carmelo Graceffa.
22,15 – Gianni Gebbia (sax soprano), Ermanno Baron (percussioni) in “Neoplatonic Textures”: incontro tra Gianni Gebbia ed Ermanno Baron, considerato uno dei più interessanti percussionisti delle ultime generazioni di improvvisatori italiani.
Venerdì 31 marzo
18,30 – Marco Carapezza, filosofo del linguaggio. Ai limiti del linguaggio. Sulla nozione di ‘animale’ a partire da Wittgenstein e von Uexküll.
Il filosofo Marco Carapezza tratterà di temi legati al linguaggio e al mondo animale e non umano.
19,00 – Franco La Cecla, antropologo e Giorgia Visentin, filosofa: Divagazioni su Neotenia e dintorni: un dialogo sull’immaturità congenita dell’uomo.
19,30 – Finestra su James Tenney (1934-2006)
“Koan” per violino solo. Eseguito da Francesco Incandela.
19,45 – Manlio Speciale, botanico e violinista (Università di Palermo) in La vita segreta delle piante: prendendo spunto dallo storico studio di Tomkins e Bird, il botanico/musicista Manlio Speciale approfondirà vari soggetti legati alla vita interiore delle piante.
21,00 – Sofia Diniz (Portogallo): “The Spirit of Gambo”, recital di viola da gamba. Si tratta di una vera e propria storia suonata della viola da gamba. Interpretata dalla musicista portoghese Sofia Diniz, su musiche di Simpson, Hume, Saint Colombe, Demachy, Abel.
21,30 – Finestra su James Tenney (1934-2006)
“Beast” per contrabasso solo, eseguito da Francesco Mannarino.