Tra pittura e disegno, tra colori vivi e tratti accennati ed essenziali o, netti e decisi, “Ritratto di Signora”, personale di Pupi Fuschi (pseudonimo artistico di Stefania Di Lorenzo, qui fotografata da Peppino Romano) nasce con l’intento di illuminare e arricchire di nuovi spunti l’universo femminile, così multiforme e, per certi versi, misterioso. Forse un’ardua impresa o forse, un magico connubio fra l’artista e le donne protagoniste dei ritratti: un’interazione complessa, ma efficace e arricchente.
La mostra, a cura di Alessandra Consiglio, sarà inaugurata venerdì 17 febbraio, alle 19, da “Spazio Cannatella – Armonia e benessere”, in via Papireto 10, a Palermo, e si compone di sedici opere pittoriche e sei disegni, frutto di una accurata ricerca, anche introspettiva, attuata dall’artista, con lo scopo di far luce ed esplorare la donna in quanto essere umano, troppe volte occultata, nella sua reale essenza.
Il titolo della mostra trae spunto da quello del romanzo di Henry James: nulla a che vedere con la storia della protagonista, ma di certo, l’appellativo Signora porta in sé la valenza della definizione, che non parla di donne o di femmine, ma di Signore appunto, includendo in ciò l’eleganza discreta, il distacco e il carattere di ogni protagonista. Tema caro all’artista, il ritratto è l’elemento distintivo della personale di Pupi Fuschi, tra disegni e tele ad olio, con l’intento di delineare al meglio l’habitus e il modus vivendi delle Signore, attraverso gli occhi della pittrice.
In mostra vi sono, infatti, diversi ritratti di donne palermitane, note e meno note, ma di certo uniche nella loro essenza, realizzati dall’artista nel suo atelier nel cuore del centro storico, a due passi dal mercato di Ballarò. Esposti ritratti di Letizia Battaglia, Samantha Consiglio, Daniela Cucina, Susanna Di Carlo, Anna Di Marzo, Gabriella Renier Filippone, Marina Finettino, Carla Garofalo, Maria Leone, Flora La Sita, Massimo Milani, Fiorella Munda, Virginia Palumbo, Rosanna Pirajno, Caterina Risica, Maria Ruta, Nadia Spallitta.
L’interesse e la sensibilità di Pupi Fuschi per le donne e, più in generale, l‘impegno contro ogni forma di discriminazione verso gli esseri umani, diviene effettivo con la partecipazione alla campagna “Wear the difference”, istituita dalla Al Revés, società cooperativa sociale, sostenendo un laboratorio di pittura tessile, dedicato alle persone con disturbi psichici. L’Al Revés è un’impresa sociale nata per favorire l’inclusione socio-lavorativa e il supporto socio-relazionale di persone svantaggiate, puntando sull’auto-imprenditorialità. I contributi raccolti attraverso la mostra, supporteranno lo sviluppo imprenditoriale di “Flowers of hope”, una nuova linea di bijoux di stoffa, realizzata dalle donne maltrattate, vittime di tratta e con esperienze difficili.
“Lo sguardo di una donna verso un’altra donna – sottolinea la curatrice Alessandra Consiglio – è certamente puntuale, a volte inclemente, ma avviene anche un riconoscimento e forse, da ciò, che ci si lasci interpretare. Pur trovandosi immerse nei propri pensieri o in una personale dimensione, le protagoniste delle opere di Pupi sono presenti, dinnanzi l’osservatore, qui ed ora, sembrano accogliere chi osserva, senza distacco, quasi fosse una sorta di invito a partecipare alla loro vita”.
La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, di mattina dalle 10 alle 12.30 su appuntamento (chiamando il num. 333-4135995), e il pomeriggio dalle 17 alle 19.30. Fino al 28 febbraio.
L’Artista –
Pupi Fuschi nasce nel 1970 a Palermo. Nel 1997 consegue il diploma di laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti. Dal 1992 ha al suo attivo esperienze lavorative in ambito creativo, che spaziano dal restauro di dipinti alla decorazione, al design (moda, interni e gioielli). Torna a occuparsi esclusivamente di pittura dal 2008, inaugurando la prima personale “Nudo in blu” a Palermo. Da allora partecipa a diverse collettive. Del 2013, la performance pittorica all’interno del jazz festival, ospite del Mazzamuto’s jazz quartet al Teatro Dante di Palermo e la copertina dell’album “La stanza” di Ruggiero Mascellino, Nel 2014 la sua personale “Un filo di rosso”. Sempre nel 2014 è semifinalista al Premio Arte con il disegno “Tè for sale” e nella giornata contro la violenza sulle donne partecipa a “L’arte voce del riscatto”, collettiva a Palazzo Sant’Elia. Nel 2015 è semifinalista al Premio Arte, con il disegno “Conserva in barattolo di donna senz’odio” e partecipa al “Progetto Itaca” con “Le ballerine danzanti”, asta benefica per Al Revés – Sartoria sociale presso il Museo Riso di Palermo. Nel 2016 è presente al festival del fumetto di Milano. Collabora come illustratrice free lance e per la rivista di arte e cultura “Nova”. Scrive per diletto e si occupa come direttore creativo della comunicazione pubblicitaria per l’azienda Tenute Caradonna, in collaborazione con il team dell’Agenzia Segmenti. Vive e lavora a Palermo e ha due figlie.