Lunedì 12 dicembre, sarà una giornata interamente dedicata alla solidarietà in favore dell’International Association for Humanitarian Medicine (IAHM) fra un Defilè di Alta Moda all’Atelier FDM (viale della Libertà 111/113) e un torneo di Burraco all’Astoria Palace Hotel (via Montepellegrino, 62). L’evento è promosso e organizzato da FDM Alta Moda Palermo di Francesca Di Maria e dall’associazione internazionale di Medicina umanitaria, fondata nel 1999 dal professore Michele Masellis, che da anni dirige l’associazione a Palermo e che in questi anni ha permesso il ricovero e le cure di oltre 45 pazienti provenienti da paesi poveri, quali Congo, Kenya, Liberia, Siria, Iraq, Somalia e Nigeria.
Il pomeriggio fra le stanze dell’atelier di FDM, in via della Libertà 111/113, fra un caffè e uno snack dolce, per guardare il defilè delle modelle con i capi di alta moda, le sarte al lavoro, e ammirare e scoprire i retroscena della grande varietà di cappelli esposti appartenenti alla collezione privata della creativa palermitana che hanno fatto la storia dello stile e dell’alta moda in città.
«Il nostro obiettivo è continuare a garantire, come abbiamo fatto in tutti questi anni, il diritto alla salute di chi sta ai margini, a occuparci di casi seri e gravi di persone bisognose di cure ospedaliere specifiche che vengono da paesi in via di sviluppo, e – spiega il professore Michele Masellis, direttore dell’associazione – vogliamo continuare a farlo nonostante il taglio dei contributi regionali per effetto di una legge regionale dell’agosto 2003 che riconosceva l’alto valore umanitario dell’associazione, che non saranno più erogati nei prossimi anni almeno fino al 2017. Il nostro lavoro non può fermarsi, da qui lo spirito di organizzare questo primo evento insieme a FDM, perché non possiamo smettere di aiutare le persone che hanno bisogno di cure evitando sempre accuratamente di non cadere nella trappola delle speculazioni, per il quale a suo tempo sollecitammo la costituzione di una Commissione Regionale di Medicina Umanitaria , che vaglia tutte le richieste di aiuto umanitario».
A seguire in serata, dalle 21, l’evento si sposta all’Astoria Palace Hotel di via Montepellegrino 62, ed esattamente al tavolo verde per dare il via al torneo di burraco arbitrato di Sabina La Mantia che vedrà coppie di giocatori animati dallo spirito benefico sfidarsi in una gara di solidarietà in favore della Medicina umanitaria. Al termine dei gironi saranno proclamati e premiati i vincitori a cui saranno offerti buoni, servizi e premi offerti dagli oltre 28 sponsor aderenti alla manifestazione.
«L’amore per questa terra passa anche attraverso l’amore per gli altri, la solidarietà e il riconoscimento di chi ha fatto bene e ha lasciato un segno, e quindi per quanti si adoperano perché le cose funzionino, – spiega Francesca Di Maria, titolare dell’Atelier FDM Alta Moda Palermo, promotrice e organizzatrice dell’evento – ecco da dove nasce questo evento che vuole mettere la moda e il saper fare rigorosamente Made in Sicily insieme ad uno scopo umanitario altissimo come quello seguito dal professore Masellis e dalla sua associazione che ha portato il nome della Sicilia ad alti livelli».
Ci siamo sentiti gratificati nel poter contribuire a questo evento, mettendo a disposizione la sala Normanni 1, che sarà allestita con piante e tavoli da gioco grazie alla collaborazione di altri fornitori che hanno offerto in modo gratuito il loro servizio – dice Antonio Mancuso, General Manager GHS Hotels (Astoria Palace Hotel), – in piena linea con la filosofia aziendale e la mission del Gruppo F. Ponte S.p.A. guidato dal Presidente Sergio Vizzini, dall’Ad Vincenzo Nicoletti e dal Direttore Generale Daniele Di Domenico, la società da sempre promuove la trasparenza e l’etica feel-good per dare un positivo contributo nella costruzione del futuro della generazione a venire”.
In tanti fra professionisti, esercizi commerciali, imprese e aziende locali di vari settori, hanno deciso di aderire all’evento per portare il loro contributo ad una causa umanitaria che è quella di coprire le spese di ricovero e intervento di pazienti provenienti da paesi in via di sviluppo che altrimenti non potrebbero ricevere le cure necessarie in mancanza di strutture ospedaliere adeguate.