La 116ª edizione di Fieracavalli, la manifestazione di Veronafiere dedicata al settore equestre, ha chiuso oggi, dopo quattro giorni, superando le 160 mila presenze. «Un evento sempre più internazionale – ha commentato il presidente di Veronafiere, Ettore Riello –, con il 15% dei visitatori e degli operatori specializzati giunto dall’estero, da 85 nazioni, 5 in più rispetto all’anno scorso».
Tra i siciliani Emilia Bignardelli e Some Boy conquistano il terzo posto alla Finale Nazionale del Progetto Giovani nella categoria più alta dei pony, terzo livello. Nonostante una seconda prova eccellente nella quale il binomio siciliano è stato l’unico dei finalisti a non commettere nessun errore agli ostacoli ma soltanto una penalità per il tempo, si sono dovuti accontentare del terzo gradino del podio a causa della classifica avulsa che tiene conto del punteggio ottenuto nella prima giornata durante la quale, pur non commettendo errori agli ostacoli, erano giunti terzi.
Gli altri tre binomi siciliani presenti a questa finale nazionale Alice Falsaperla, Enrico Cocuzza e Ludovica Privitera hanno chiuso rispettivamente al quinto al nono ed al quarto posto nelle loro categorie. Da sottolineare che tutti e quattro gli atleti siciliani in gara in questa finale, sono allenati da Ciro Carrabotta che ancora una volta dimostra di essere un punto di riferimento dell’equitazione di vertice siciliana e nello stesso tempo curare un eccellente vivaio di giovani leve.
Il Progetto Giovani è un circuito voluto dalla Fise per incentivare i giovani (ed i loro istruttori) a valorizzare sia lo stile che il salto. Durante l’arco della stagione in tutte le regioni italiane si sono svolte cinque prove eliminatorie che sono servite a selezionare i migliori che si sono confrontati nella semifinale nazionale di Bologna ad ottobre. A Bologna sono stati definiti i dieci finalisti per ogni categoria che hanno combattuto in questi due giorni nella prestigiosa vetrina di Fieracavalli Verona, davanti un pubblico di svariate migliaia di appassionati del nobile quadrupede, giunti nella città scaligera per ammirare non solo i grandi campioni della Coppa del mondo, ma anche le nuove leve che nei prossimi anni calcheranno la sabbia dei circuiti più famosi.