Sotto le volte affrescate del salone principale di Villa Airoldi a Palermo, Gianluca Galati, direttore amministrativo della Fondazione Ospedale Giglio Gemelli di Cefalù, ha festeggiato i suoi 50 anni con un party in cravatta nera, elegante e divertentissimo per i tanti amici intervenuti. Amante dei viaggi e appassionato di cinema, lontano dai ruoli dirigenziali, si è rivelato un amabile intrattenitore.
Cortesie per gli ospiti ai 50 anni di Gianluca Galati
Ad organizzare il party in black tie del neo cinquantenne Gianluca Galati, Raffaella Fiandaca Basile, titolare della gestione della Villa Airoldi eventi. Menu a cura dello chef Santo Priolo e repertorio musicale, che ha spaziato dagli anni ’80 fino alle note più moderne, selezionato dal dj Angelo Messina.
Chi c’era al party di Gianluca Galati
Al fianco di Gianluca al momento delle candeline, la bella moglie, l’avvocato Laura Castiglione, il figlio diciassettenne Andrea Galati, gli amici Francesco Cascio con la moglie Marzia De Giacomo, Mario La Rocca, dirigente generale dell’assessorato regionale ai Beni culturali, Selima Giuliano la sopraintendente dei Beni culturali di Palermo.
Della Fondazione Ospedale Giglio Gemelli di Cefalù, il presidente Giovanni Albano, con la moglie Katia Patti, primario di ematoncologia del Cervello di Palermo, Tommaso Cipolla, primario di Cardiologia dell’ospedale di Cefalù, Sergio Testai, radiologo, Francesco Curto, primario di Urologia, Emanule Sesti, primario del Pronto soccorso, Giuseppe Salamone, urologo, Massimiliano Spada, oncologo e il giornalista Vincenzo Lombardo addetto stampa della struttura.
Presenti l’ex prefetto Giosuè Marino, il deputato regionale Bernadette Grasso, Maurizio Agnese, già dirigente generale della Regione Siciliana, il notaio Valentina Crescimanno, l’imprenditore Luciano Basile, Vincenzo Paradiso, manager d’azienda, con la moglie Francesca Pomara, Carlo Turriciano, commissario regionale all’Ente di Sviluppo Agricolo, l’avvocato Mario Parisi con la moglie Annalisa Mangiaracina, docente di Procedura penale all’università di Palermo, Antonio Purpura con la moglie Maria Vittoria Bevilacqua, l’imprenditore messinese Salvatore Mangano.
E, ancora si riconoscevano Piergiorgio Martorana, Giancarlo Migliorisi, il generale Alberto Tersigni con la moglie, l’avvocato Stella Cavallo, Salvo D’Armata, direttore amministrativo di Sicurtrasport, Dario Raimondo, Francesco Aiello, l’oculista Giuseppe Giunchiglia, il commercialista Sergio Santantonio e l’avvocato Nello Romano.