Un viaggio nel lontano continente nero è stato foriero di ispirazione per la nuova collezione ideata dallo stilista siciliano Massimo Ardizzone. Intitolata Trip to Africa è stata presentata, a Palermo, nello store di via Torrearsa, 17 in occasione di un raffinato cocktail pomeridiano, organizzato in collaborazione con Carlo Curcio, direttore artistico.
Sono i tessuti tipici dell’Africa, gli Ikat, al centro della nuova linea che, lontana dai soliti tucani, ananas e foglie di palma, declina il Tropical in una versione chic, ricca di studio e progettazione con colori profondi e geometrie astratte, rappresentate nelle stampe degli abiti.
Il look della nuova collezione di Massimo Ardizzone
I capi di cui si compone la collezione sono soprattutto gonne, pantaloni e giacche che possono essere portate in versione lunga o possono essere rigirate come coprispalle. Sono accompagnate da abiti con linee a uovo, un po’ over, che si possono indossare come katfani, «anche se il kaftano in sé – spiega Ardizzone – non è presente in nessun pezzo della nuova linea, perché abbiamo voluto separare il concetto dell’Africa dai soliti stereotipi di moda. Negli abiti – aggiunge – ci sono dei ricami che richiamano i disegni degli Ikat africani. I bijou dal mood africano sono stati creati per l’evento da Francesca Girgenti».
Le tonalità sono profondi gialli, colore del sole, ottani e verdi che ricordano la vegetazione. Coordinati i gioielli realizzati con elementi e decorazioni dei guerrieri Masai in ambra, corda, semi, inserti di tessuto Ikat e le borse che sono fatte di pezzi di arazzi di paglia, in fibra naturale, gli elementi decorativi murali che usano per le loro case con tonalità che evocano quelle della savana. Tutto è rifinito in cuoio grezzo trattato a mano.
Lo stesso stile Ardizzone lo abbina anche alle tavole estive con tovaglie, cuscini e runner. Ad impersonare le regine d’Africa pensate da Casa & Putia è stata la modella Sabina Fernando che è nata e cresciuta in Mozambico. «Dopo un viaggio in Kenia e Tanziana – racconta lo stilista – è nata l’idea di impreziosire questi materiali poveri, che hanno un forte carattere cromatico e che raccontano la storia di un popolo».
Tra i presenti si riconoscevano Anna Torres, Gaetano Madonna, Alice Riera, Vincenzo Ingrassia, Aurelio Leone, Raffaella Bertola, Daniela Tortorici, Ornella Siciliano, Maria Grazia Torina, Lidia Zarcone, Laura Alessi, Cristina Vaccaro, Alessandra Tulone, Giusi Petrantoni, Teresa Principato, Barbara Grasso, Marisa Cassarà, Massimo Sgroi, Alfonso Catasino, Giovanni Brancato, Rosita Meola, Andrea Parlato, Vincenzo Messina, Francesco Pizzolato, Francesca e Anna Naselli, Giovanni Messina, Luigi Russo, Daniela Tortorici e Barbara De Luca.